A San Giorgio del Sannio il premio internazionale giornalistico e letterario “Marzani”

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San Giorgio del Sannio. Si è aperta in questo ridente, caratteristico e ameno paese del beneventano, in Piazza Marzani, la XV Edizione del Premio Internazionale Giornalistico e Letterario “Marzani” organizzato dall’Associazione Campania Europa Mediterraneo (CEM), presieduta da Enzo Parziale, anche fondatore del premio, e a cui hanno partecipato la Regione Campania, la Provincia di Benevento, il Comune di San Giorgio del Sannio e l’Associazione Internazionale Guido Dorso. Hanno dato il loro contributo UnipolSai, IQUADRO, Lower Power Group e la Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra. Un premio che, ormai, ha una storia notevole ed importante che si è posto, sin dalle sue origini, l’obiettivo di premiare le eccellenze nel campo del giornalismo, cultura e letteratura, cinema, politica internazionale, proposte da un Comitato Scientifico e dei Saggi con il fine di affermare la cultura, la legalità, l’indipendenza e l’autonomia dell’informazione, per l’impegno a difesa della democrazia, della solidarietà e della pace. I temi, di carattere non solo nazionale, ma anche internazionale, intorno a cui è ruotata l’edizione del premio 2022 sono stati della più stretta attualità: la questione della guerra e della necessità della sua risoluzione, la crisi alimentare in zone come l’Africa e il Medio Oriente, il problema dell’autonomia differenziata. Ad affrontare le questioni, autorevoli ospiti del mondo giornalistico, istituzionale, del comparto politico e diplomatico.

 I premiati del 2022 sono stati tutti di prestigio: S.E. Asmahan Abdulhameed Altoqy-Ambasciatrice Repubblica Yemen in Italia, S.E. Ely Salem Zeine, moglie di S.E. Luca Attanasio Ambasciatore d’Italia in Congo, fondatrice e Presidente ONG “Mama Sofia”, Dr.ssa Shireen Abu Aklek, giornalista palestinese uccisa da colpi di arma da fuoco sparati dalle forze di sicurezza d’Israele l’11 maggio 2022, Dr. Evarist Bartolo, già Ministro degli Affari della Repubblica di Malta, Dr.ssa Stefania Battistini, giornalista del TG1, inviata di guerra in Ucraina, Prof. Carlo Giovanni Cereti, docente Università la Sapienza, studioso del patrimonio culturale del Medio e Vicino Oriente, Maestro Raimondo Di Maio, libraio e editore “Dante e Descartes”, Dott.ssa Valentina Busiello, giornalista e scrittrice, Dott.ssa Laura Marzi, scrittrice, Dott.ssa Graziella Di Grezia, poetessa e pianista classica, Maestro Emilio Mottola, violoncellista e compositore, Maestro Rita Tekeyan, poetessa e cantante armena.

Quello che è da sottolineare è che l’ing. Francesco Terrone, poeta, scrittore e giornalista è stato incluso nel novero dei premiati. Il Comitato Scientifico e dei Saggi dell’Associazione Campania Europa Mediterraneo ha deciso di assegnargli il premio “per la sua costante e intensa attività letteraria e giornalistica e per il profondo impegno profuso a favore della pace e della comprensione tra i popoli, per il dialogo interreligioso ed interculturale in Italia e nell’area del Mediterraneo”. L’entusiasmo e l’orgoglio di aver ricevuto il Premio Marzani sono stati notevoli da parte di Terrone che ha commentato: «Sono molto grato per il prestigioso premio assegnatomi. Penso che favorire la diffusione della cultura e di alti valori sia un’occasione per accrescere la capacità di condivisone, di tolleranza e di convivenza tra gli uomini di tutto il mondo». Durante la serata Terrone è stato invitato a declamare anche la sua lirica “Non toccate i bambini”, inclusa nella raccolta poetica “L’urlo dell’innocenza”, che veramente ha riscosso un notevole successo anche internazionale. Secondo Terrone affinchè si creino spazi di solidarietà e di umana convivenza è necessario partire dai bambini. Sono loro il germe di speranza e seme di futuro. Educarli, rispettarli ed amarli è dovere di ogni uomo.

Gli interventi dei premiati, moderati da Enzo Parziale e Teresa Simeone, giornalista,   sono stati notevolmente interessanti, tutti prospettici e ricchi di necessarie idee progettuali per creare una sintesi tra gli uomini del mondo che sappia conciliare le diversità che siano esse di carattere religioso, politico, culturale, economico. Siamo tutti esseri umani ed è nel concetto stesso di umanità, nella condizione umana, che bisognerebbe cercare e scovare le tracce per comprendere l’altro che non deve assolutamente apparirci estraneo, ma viceversa, uomo, fratello e verso cui è auspicabile intessere una profonda narrazione sentimentale: comprensione, tolleranza, indulgenza, socievolezza, Amore.

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