Antonio “Stacchino” Romano: no alle grandi squadre per amore di Salerno e Vietri

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Antonio Romano, meglio conosciuto come “Stacchino”, è nato a Vietri sul Mare nel maggio del 1950. Uomo semplice e buono, sempre disponibile per tutti, ha trascorso la sua vita come portuale a Salerno, coltivando, fin da piccolo, la sua più grande passione: il calcio.

Ad oggi, nessuno oserebbe smentirlo: Stacchino avrebbe potuto giocare in una buona squadra di serie A. Ha iniziato a calcare i campi in tenera età, a Pastena, quando ha dimostrato di avere il calcio nel sangue. Il suo primo ruolo è stato quello di ala destra dimostrando di essere velocissimo, imprendibile. Con il passare degli anni ha cambiato ruolo: per molti anni a mezza ala per finire poi come centravanti. Era la “dannazione” di tutte le difese avversarie, era un fulmine sulla sua fascia, incontenibile, era uno spettacolo vederlo giocare.

Le persone andavano a vedere i tornei cittadini solo per vedere il grande Stacchino. La sua prima squadra è stata la “Libertas Pastena”, a seguire la “Milion Mobile”, con il Contursi a Santa Maria; dal 1967 al 1977 è stato al “Padula” dove vinse due campionati, nel 1978 andò al “Solofra”, nel 1979 alla “Rocchese” mentre nel 1982 si trasferì alla “Irno Salerno”, dove vinse due campionati.

Era cercato da tante squadre anche di serie A e B ma Stacchino non ne voleva sapere di lasciare le sue città, Salerno e Vietri, la famiglia e il lavoro, Dopo tanti anni da precario nel settore, era riuscito ad ottenere il posto fisso come portuale. Il 1994 fu l’anno del prepensionamento, circostanza che gli ha consentito di dedicarsi ai suoi hobby: il mare, la pesca e il salvataggio. Le città di Salerno e quella di Vietri sono orgogliose di avere avuto un calciatore come Stacchino.

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