BATTIPAGLIA, CIVICA MENTE: MOZIONE SULLA QUESTIONE PRYSMIAN

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di Marcello D’Ambrosio

Il 27 Gennaio, con un comunicato unitario, le tre principali sigle sindacali lanciano l’allarme ed accendono i riflettori sull’ennesimo segnale della mancanza di strategia industriale che vada a rafforzare la posizione di aziende altamente specializzate nella produzione della fibra ottica. Infatti, un bando nazionale di competenza del Ministero dell’innovazione tecnologica e transizione digitale non ha tenuto conto di alcune specifiche tecniche che posizionerebbero la multinazionale Prysmian Group-Fibre Ottiche Sud come asset strategico fondamentale.
La desertificazione industriale che Battipaglia ha subito negli ultimi 20 anni è stata devastante per il tessuto economico e sociale della città. Numerose, infatti, sono state le realtà di eccellenza che hanno lasciato il territorio. Per questo motivo, in un momento storico così difficile, c’è la necessità di salvaguardare quelle realtà che hanno scelto di continuare ad investire a Battipaglia come la Prysmian Group-Fibre Ottiche Sud, che subisce questa scelta di politica industriale che preoccupa molto tutti noi.
“Pur tenendo conto che il problema sia dovuto a decisioni ministeriali – chiarisce Francesca Galluccio, membro della segreteria del movimento politico – riteniamo che sia necessario un intervento politico a tutti i livelli. Evitare la perdita di investimenti della multinazionale sulla F.O.S. significherebbe un aumento di nuovi posti di lavoro con le ovvie ripercussioni sull’intero indotto. È doveroso, quindi, che la questione Prysmian sia costantemente attenzionata. A questo proposito chiediamo che sia inserito come ordine del giorno permanente dei consigli comunali, fino a conclusione della questione Prysmian, l’aggiornamento sullo stato dell’arte e sulle possibili azioni da attuare, a valutare la possibilità di convocare un consiglio comunale monotematico, relativo all’argomento in oggetto, con la partecipazione delle parti coinvolte, che l’amministrazione comunale si impegni a stare accanto all’azienda e ai lavoratori promuovendo e/o supportando qualsiasi azione concertata, finalizzata alla risoluzione della problematica e che l’amministrazione comunale apra un tavolo di confronto con le parti sociali e con i vertici aziendali per attuare un piano sinergico e concreto.”
Questa mozione richiama il senso di responsabilità ed alla sensibilità l’amministrazione e del consiglio comunale tutto. Infatti, Battipaglia non può correre il rischio di perdere, dopo anni di continuo impoverimento socioeconomico, una delle principali realtà industriali presenti sul suo territorio. È quindi fondamentale che non solo il Sindaco, non solo l’amministrazione in carica ma tutta il consiglio comunale rappresenti 50.000 cittadini per i quali la chiusura ovvero un ridimensionamento produttivo della Prysmian-Fibre Ottiche Sud costituirebbe un colpo mortale.
Una mozione che sarà portata in Consiglio Comunale da Maurizio Mirra, consigliere in quota Civica Mente: “Siamo molto preoccupati dai futuri sviluppi della vicenda produttiva che sta coinvolgendo la FOS. Battipaglia, infatti, ha già subito i duri contraccolpi di numerose crisi industriali, che hanno impoverito il territorio e costretto tanti nostri concittadini ad emigrare oppure a non conoscere una stabilità lavorativa. Pertanto, ho espresso in sede di conferenza dei capogruppo la volontà di un atto politico forte e condiviso, che veda insieme maggioranza e minoranza, perché il problema ricade su tutta la città. Non solo sui lavoratori FOS e sull’indotto, ma sull’intera economia cittadina. Sia i consiglieri di maggioranza sia quelli di minoranza si sono dimostrati estremamente sensibili all’argomento.”
Ma arrivano anche critiche dal consigliere Mirra: “Purtroppo, la proposta di discutere una specifica mozione nel prossimo consiglio comunale, seppur approvata in sede di conferenza dei capogruppo, non è stata inserita all’ordine del giorno. Probabilmente chi ci amministra ha bisogno unicamente di un palcoscenico dove agire da solista, non preoccupandosi dell’urgenza del problema e dei timori di tante famiglie”.

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