Buon compleanno Marta, il tuo regalo è per noi: L’Ora cresce, attraverso i tuoi occhi e i racconti su di te

0
1904

Avresti mal sopportato questo giorno, così come i “vuommechi” come li chiamavi tu. Prendo in prestito questo dialettale termine e lo inserisco qui, soltanto per far capire a tutti di che pasta eri fatta. Chi ti conosceva e ti conosce lo sa perfettamente, ma c’è una parte di mondo che ancora oggi sta provando ad esplorarti. E quindi buon compleanno, Marta. Senza fronzoli, senza essere troppi smielati, senza sorprese e senza torte troppo dolci. Troppi zuccheri non facevano per te, perché eri concreta, nonostante amavi la filosofia all’ennesima potenza. Ma di quella filosofia che ti pervade le mani e ti aiuta ad affrontare la vita di tutti i giorni. La stessa vita che noi –  in queste colonne – stiamo provando a vivere come avresti fatto tu, anzi a scriverla come avresti fatto tu, in tuo nome. Senza paura di dire o scrivere la verità, pur andando contro tutto e tutti, pur rischiando tanto. Perché in questo mestiere si rischia e tu lo dicevi sempre, ma il rischio era così calcolato da andargli addirittura incontro. Noi abbiamo rischiamo e continueremo a farlo, in nome di un giornalismo nudo e crudo, che racconta i fatti, che sconvolge e che non ha segreti inarrivabili. Questo è il nostro regalo per te, che rinnoviamo ogni anno, anzi no. Ogni giorno. E anche se visivamente puoi sembrare assente, noi ti viviamo abitudinariamente, concretamente, riusciamo persino a toccarti con mano quando pensiamo “Vabbè ma adesso Marta chissà cosa ci dirà per questo guaio”, “Adesso chissà Marta cosa avrebbe pensato del suo giornale”. Anche quest’anno, il regalo lo hai fatto tu a noi. Ce lo hai lasciato in eredità: questa creatura nata dalle tue mani e curata come una pianta da innaffiare e tenere alla luce e all’aria aperta, cresce sempre di più e continua anche a dare tutti i suoi frutti. Diventiamo sempre di più (non solo in numero ma decisamente anche in qualità proprio come volevi tu), perché sempre più giovani, ragazzi, che si affacciano a questo mestiere rimangono affascinati dalle storie di “noi vecchi” su di te e su come lo facevi tu, su come lo eri tu: giornalista combattente. E quindi ancora buon compleanno Marta e grazie per il tuo regalo a noi: tu che ci guardi da un cielo inesplorato della Corea del Sud oppure a L’Avana dove starai facendo un giro grazie ad Aleida Guevara, figlia del “Che”,  che ti ha portata per un tratto di strada con sé, partendo da Salerno. Ma adesso a lavoro, con una torta (salata).

Brigida Vicinanza

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here