Centrodestra: 23 anni senza Tatarella. Consultiamo la base alla sua maniera e ricuciamo lo strappo

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di Enrico Marotta

Questa situazione attuale nel rapporto base/partito, un nuovo centro destra da ricostruire, da rifare dopo il Mattarella Bis, mi fa venire in mente la maniera per certi versi “simpatica” (non so quanto leggenda metropolitana o davvero accaduta) in cui consultava la base l’Onorevole Pinuccio Tatarella. Il quale  quando, nel prendere una decisione, a chi gli obiettava – “Dobbiamo consultare la base” – subito telefonava a Peppino La Base, un suo amico di Bari, e gli chiedeva: “Peppino, che ne pensi?”. Alla risposta – “Quello che pensi tu, Pinu’!” – conseguiva la decisione: “La Base è d’accordo”. È proprio il caso di dirlo , questo anniversario fa esclamare ad un elettore di cdx che ha seguito il percorso politico in questi ultimi 20 anni dell’epopea berlusconiana con la destra missina e post missina aennina e con la Lega un tempo lega nord ed oggi partito nazionale, istituzionale e territoriale allo stesso tempo “Servirebbe un Tatarella!”, il ministro dell’Armonia, per ricucire lo strappo tra i partiti del centrodestra Italiano. Per vincere ancora, per ritornare al governo con autorevolezza e credibilità. Dal passato si può ritrovare la via maestra per sedersi ad un tavolo e ristabilire l’armonia dei tempi andati. Uomini come Pinuccio Tatarella, sono fondamentali per creare rapporti umani e relazioni che stanno alla base del vivere “in politica la politica.” 

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