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Cirielli: “Se una madre è detenuta, le si tolga la patria potestà”

“Se una madre viene condannata e finisce in carcere le si deve togliere la patria potestà, visto che se si va in carcere vuol dire che si è commesso un reato grave punibile con almeno cinque anni. Diverso invece il discorso per la madre che è in carcere per custodia cautelare. In quel caso va bene la detenzione attenuata che può essere trascorsa o negli Icam o nelle case famiglia”, dice il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

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Marcello D'Ambrosio