Detenuto evade dall’ospedale di Salerno ma la Penitenziaria riesce a riprenderlo

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“Ancora una volta la Polizia Penitenziaria di Salerno ha dimostrato di non essere seconda a nessuno, perché nonostante le immani difficoltà operative grazie all’acume e al grandissimo senso del dovere è riuscita anche questa volta a portare a casa uno straordinario
risultato, conclusosi con l’arresto del fuggitivo”. Lo riferisce Daniele Giacomaniello, della Segreteria Regionale Campania UIL PA Polizia
Penitenziaria: “Questa notte un detenuto di origini Irachene e positivo al Covid – 19 è stato trasportato al pronto soccorso del nosocomio cittadino da tre Agenti della Polizia Penitenziaria perchè necessitava di una visita urgente. Nonostante il detenuto avesse le manette ai polsi, con uno scatto fulmineo si è dato alla fuga scavalcando una finestra interna dell’ospedale per poi far perdere le tracce di sè.
La prova di coraggio dei nostri Poliziotti Penitenziari è stata esemplare continua il Segretario perche si sono dati subito all’inseguimento del fuggitivo, mentre il capo scorta un Assistente Capo si è lanciato istintivamente dietro il detenuto dalla stessa finestra che dava all’esterno
dell’ospedale rincorrendolo nell’immediato, ma poi frenato dai forti dolori riportati a causa di una importante frattura alla spalla e al ginocchio sinistro con prognosi guaribile in 20 giorni. Nonostante la delicatezza del momento perche in quei casi, anche un solo minuto di ritardo può essere determinante, è stato dato immediatamente l’allarme al Comando, avviando una rete di comunicazione tra personale in servizio e non, che con lo spirito di corpo che da sempre li contraddistingue in qualche ora sono riusciti ad assicurare di nuovo il fuggitivo alla giustizia. Dopo le prime comunicazioni di rito disposte dallo stesso Ispettore di Sorveglianza Generale e successivamente coadiuvate dalle altre Forze dell’Ordine, sono riusciti anche questa volta a garantire la sicurezza ai cittadini ma non pensabile continua il Segretario immaginare che questa possa essere la normalità in un mondo lavorativo complesso e delicato come il nostro, dove ogni giorno si percepisce sempre di più sulla nostra pelle, che la sicurezza dei nostri operatori di Polizia è sempre più marginale e questo perche si lavora costantemente sotto i livelli minimi di sicurezza con personale di Polizia sempre più decimato e con un’età anagrafica media di 50 anni a
fronte di una popolazione detenuta con un’età media pari alla metà”. “C’è bisogno di più risorse umane – conclude Giacomaniello – con regole d’ingaggio certe e una sanità penitenziaria che sia più organizzata all’interno degli istituti penitenziari, perché sembrerebbe che
le aree sanitarie non sono adeguatamente organizzate per gli interventi di primo soccorso”.

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