Dieci strategie per il turismo. Snichelotto: ” Settore vitale per il Pil”

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Il presidente di AssoMiMe: “La fase di rilancio sarà momento cruciale di sviluppo e il Pnrr una risorsa”. Sulla promozione della Salernitana: “Porta con sé un potenziale esponenziale per la città”

Dieci strategie per il re-start del turismo: è la proposta avanzata da Luigi Snichelotto, Presidente di “AssoMiMe – Associazione Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa”, già Presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Campano Napoli e già Presidente Regionale Campania FIPE Confcommercio: “Il turismo è una leva strategica essenziale per l’economia nazionale e per il Mezzogiorno. È indispensabile superare gli individualismi e stimolare il networking in ambito nazionale ed internazionale. Monitoraggio e pianificazione a medio/lungo termine saranno determinanti per ‘stabilizzare e delineare’ una crescita costante e progressiva dalla seconda metà del 2021 e per il futuro”.

Dottor Snichelotto, un decalogo per il rilancio. Quali sono gli asset strategici della sua analisi e quali le proiezioni future del settore?

“Il turismo è un settore vitale per il Pil della nostra regione e della nostra nazione, in termini sia di produzione di ricchezza che di occupazione. La fase di rilancio sarà un momento cruciale di sviluppo ed i fondi del Pnrr saranno una risorsa fondamentale per innovare tutta l’hospitality rendendola competitiva in ambito internazionale, cercando di utilizzare al meglio ogni singolo euro”.

In cosa consistono le 10 linee guida di AssoMiMe?

“Identificazione dei canali di flusso con la personalizzazione di servizi avanzati, marketing strategico della diversificazione e peculiarità territoriali della Campania, accoglienza specializzata, marketing e posizionamento di vendita dei prodotti turistici, costi standard coerenti con l’offerta internazionale, politica degli sconti in rapporto alla durata del soggiorno e/o all’ampliamento dei servizi offerti, affidabilità e reputazione del personale e delle strutture, scuola di alta formazione mirata all’accoglienza, alle abilità linguistiche, cura del cliente, linee strategiche di medio / lungo periodo. Sono questi gli asset sui quali riflettere e sviluppare, a nostro parere, questa la nostra idea progettuale, in ottica sostenibile, ovviamente, per una “cabina di regia” efficace ed efficiente”.

Nella sua vision, insiste fortemente sul concetto di monitoraggio.

“L’analisi dei dati di consuntivo è necessaria all’identificazione dello scenario contestuale e di prospettiva (trend di mercato), per avviare un’azione strategica sulla base di obiettivi concreti perseguibili. Probabilmente dobbiamo ripensare alle prospettive del comparto turistico, cercando un maggiore impulso verso un diverso e più efficace innalzamento dello standard che coinvolga tutta la filiera della enogastronomia, dei prodotti a km zero, connotando, in un ventaglio di opzioni, il territorio ricco di tradizioni e di peculiarità / articolazione dei settori che costituiscono il flusso e l’offerta turistica nazionale, in una duplice connotazione e chiave di lettura: sia del mercato interno che della competizione internazionale. Un’analisi più “di Sistema” che sia pluralista e di ampia visione”.

Perché è così importante la condivisione?

“L’individualismo è un’attitudine limitante per lo sviluppo concreto in termini economici dei territori e delle imprese del Mezzogiorno e dell’Italia. Soltanto un network di competenze e di pianificazione, in un’ottica di collaborazione sociale, identificando chiari, concreti e misurabili obiettivi ci potrà permettere di riemergere da questa grave fase di default e costruire la crescita delle nostre imprese, della nostra gente e del nostro territorio”.

Promozione della Salernitana in Serie A. Quali i risvolti per la città, in termini turistici e di attrattività?

“È un grande orgoglio la “US Salernitana 1919” in serie dopo più di 23 anni. Un Club calcistico in Serie A porta con sé un potenziale esponenziale, connotazioni differenti: può voler dire ‘attrarre – ospitare – ristorare – trasferire’. Attrarre flussi di visitatori tra bellezze paesaggistiche ed archeologiche dell’intero cluster territoriale; ospitare nei tanti alberghi e B&B clienti vari, tifosi ed anche team, sollecitare l’interesse di nuovi tour Operator, sportivi e curiosi scopritori, in generale, dei nostri luoghi, come già avviene per le luci d’artista e per i vari siti regionali. Insomma, attrarre dall’Italia e dall’estero; ristorare attraverso il comparto del “fuori casa”, i pubblici esercizi in generale. Tutti ben strutturati ed organizzati, offrendo le più variegate forme di ristorazione presenti nel territorio; trasferire, quindi attivare una rete di trasporti da e per i siti più iconici del nostro patrimonio umano, naturalistico e storico tra aeroporti e sistemi di mobilità alternativi. Necessario e fondamentale, infine, per il rafforzamento della nostra identità culturale, in un Meridione che da troppi anni attende opportunità di riscatto ed in cui lo stesso motore di sviluppo e crescita debba vedere l’attiva e fondamentale opera di mediazione, partecipazione e guida immediata e di propositiva dei nostri cittadini ed operatori in un comune afflato. Senza questa volontà, temo, saremmo condannati, per nostra stessa responsabilità ed inedia, a ruoli secondari nello scenario della competizione turistica internazionale. Si veda l’azione lungimirante dei cugini francesi sulla mobilità ecosostenibile in un rapporto sempre più “green” tra l’uomo – natura – servizi. Il G20 sull’ambiente, che si svolge proprio in questo periodo a Napoli, potrà essere un trampolino di lancio verso un turismo all’insegna dell’innovazione, qualità e diversità”.

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