Disservizi ed iniquità verso i consumatori da parte della Sev/Iren: la denuncia di Aniello Salzano

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Il commissario cittadino dell’UdC: “A migliaia di utenti capita di vedersi accreditare somme per le quali il rimborso è alquanto accidentato”.

Iniquità nel rapporto tra la SevIren ed i consumatori. È quanto denuncia il commissario cittadino dell’UdC Aniello Salzano in una lettera pubblica che mette in evidenza come, a fronte di una notevole precisione nella riscossione dei tributi non versati dai contribuenti, la società di multiutility non sia altrettanto lesta nel provvedere alla restituzione dei compensi riscossi sulla base di presunzioni.

“Bussate e vi sarà aperto! Chiedete e vi sarà dato! E’ appunto l’azione che serve con la SEV/IREN, una società che alcuni anni fa è planata fino a Salerno, dove opera nel settore delle multiutility offrendo luce, gas e altri servizi. Essa è straordinariamente lesta nel riscuotere, non altrettanto pronta a restituire quanto introitato – ha infatti commentato l’ex sindaco di Salerno – A migliaia di utenti capita di vedersi addebitare somme, molto spesso anche rilevanti, per consumi “stimati” o “presunti”, per le quali ottenere poi la restituzione diventa un percorso accidentato”. “La SEV/IREN – prosegue Salzano – recapita fatture dove testualmente si può leggere: “per le modalità di accredito e di riscossione dell’importo (ndr: anticipato!) riceverà un’apposita comunicazione”. Mai speranza è più vana ! Mai attesa è più inutile!”.

“Tuttavia – continua l’ex primo cittadino menzionando le carenze del servizio – se ci si arma di santa pazienza anche la speranza si può tramutare in realtà: occorre però chiamare, chiedere e pazientemente attendere. Infatti per riscuotere denaro proprio, serve telefonare, ascoltare musica, in verità di pessima qualità, intervallata di continuo da una voce metallica che invita all’attesa, di molti minuti (se tutto fila liscio!) prima di poter parlare con un addetto, ascoltarlo con particolare attenzione perchè non sfuggano i relativi passaggi per la compilazione dei moduli, che naturalmente in seguito verranno recapitati per posta elettronica. Quando la burocrazia si sposa con la tecnologia, per il cittadino non c’è scampo: si mette davvero a dura prova la sua pazienza e lo spirito di sopportazione”.

“A questo punto – conclude Salzano – qualche semplice domanda: per quale oscuro motivo l’utente è tenuto a chiamare il numero verde per richiedere quanto versato in anticipo per consumi stimati ma non consumati? Perché non comunicare agli utenti che la somma anticipata per poterla ottenere va assolutamente richiesta ? E’ del tutto corretto segnalare al consumatore che per le “modalità di accredito si riceverà apposita comunicazione” ? Ma soprattutto perchè non rendere più leggibile e trasparente la fattura? Naturalmente si resta in attesa di una risposta di chiarimento che di sicuro la SEV/IREN non mancherà di far tenere ai suoi tantissimi utenti e consumatori”.

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