DL Sostegni: si va di rinvii

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di Piergiorgio la Guardia

Tiene ancora banco nella larga maggioranza che sostiene il governo Draghi la questione del Dl Sostegni, che anche questa settimana è destinato ad esser rinviato, nonostante soprattutto in casa 5 stelle si stia sollecitando di approvarlo il prima possibile.

Il Dl Sostegni infatti sarebbe finanziato in deficit con i 32 miliardi di scostamento di bilancio approvati in gennaio con l’esecutivo Conte Bis ancora in carica, ma era ripartito in maniera tale da allocare 25 miliardi ai ristori diretti e 7 per le CIG in deroga e le Naspi. Il ministro dell’Economia Daniele Franco, noto sostenitore del pareggio di bilancio e dei conti in ordine, non sembra voler accelerare sul fronte ristori, anche se si sta lavorando a varie ipotesi di bozze.

Le bozze di gennaio del DL Ristori iniziavano a superare il vincolo dei codici Ateco per tentare di coprire le categorie scoperte, e si sta cercando di capire se confermare la bozza in oggetto. Oggi invece scadono gli adempimenti fiscali e l’intenzione dell’esecutivo è quella di cancellare gli adempimenti fiscali fino ad €5000, ma c’è chi insiste per arrivare ad €10.000 .

Freme l’attesa per il Dl Sostegni con diverse categorie che protestano in piazza. Il settore della lirica, ad esempio, è stroncato dalla pandemia, infatti molti addetti ai lavori adesso si stanno reinventando. Non molto meno critica è la situazione delle agenzie di viaggio che lamentano di essere schiacciate senza ristori dalla concorrenza sleale dei grandi players dei mercati sovranazionali.

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