Felice Santoro, esperienza decennale con energie del primo giorno

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Il consigliere comunale di Campania Libera sarà nuovamente in campo nella “sua” lista a sostegno di Enzo Napoli: “Adesso spero si aprano per me le porte della Giunta, sono pronto anche per l’assessorato. Vivo la città e aiuto i cittadini quartiere per quartiere…”

La porta delle amministrative 2021 è spalancata. Nonostante manchino ancora tanti giorni al giorno del voto e all’appello mancherebbero ancora tante liste e formazioni, in un quadro che si sta delineando ora dopo ora, c’è chi conferma la sua “partecipazione” e apre alla disponibilità per un assessorato confermando piena fiducia al sindaco uscente Enzo Napoli, che correrà nuovamente per la poltrona da primo cittadino. L’uomo di fiducia di Vincenzo De Luca, raccoglie consensi, liste, candidati al consiglio comunale, racchiudendo tutto nella grande coalizione che lo vedrà protagonista e insieme a lui i veterani di Palazzo Guerra. Tra questi c’è sicuramente Felice Santoro, che nella “sua” Campania Libera continuerà il lavoro cominciato oramai 10 anni fa. Silenziosamente: è la parola chiave accompagnata da “con efficacia”. E’ il modus operandi di Santoro che in questi anni si è contraddistinto non solo per la vicinanza ai cittadini – soprattutto nella zona orientale – ma anche per le capacità di risoluzione dei problemi, dal più piccolo al più grande anche in materia di sanità, settore dove svolge la sua professione e che per lui non ha segreti. Così Felice Santoro è praticità ed efficienza ma anche perenne ascolto.

Quali sono i progetti di Felice Santoro oggi, all’alba delle amministrative 2021? Cosa pensa – invece – del puzzle “politico” che si sta costruendo in città? E dei “colleghi” che hanno deciso di defilarsi dalla maggioranza?

“Sono molto sensibile rispetto alle problematiche delle fasce deboli, nel prossimo quinquennio intendo rafforzare gli interventi dell’amministrazione in favore degli anziani e delle famiglie in difficoltà. In ordine alla scelta di alcuni colleghi di uscire dalla maggioranza non intendo giudicarli. Qualsiasi posizione va rispettata, anche se non ne ho condiviso i motivi. Comunque spero che qualcuno ci ripensi e torni indietro. Mai dire mai”.

C’è sicuramente un po’ di confusione per le liste che saranno in campo. Lei sarà in campo sempre tra le file della maggioranza?

“E’ vero, leggo sui giornali che scenderanno in campo tantissimi aspiranti consiglieri nelle liste più disparate. Non mi dispiace, è il segno tangibile che c’è voglia di fare politica e metterci la faccia. Io da 10 anni sono in Campania Libera e anche nelle prossime elezioni sarò in questa lista a sostegno di Enzo Napoli”.

C’è qualcosa che vorrebbe cambiare a Salerno? Qual è il principale messaggio che vuole portare alla città?

“La città è organizzata bene, i servizi pubblici funzionano efficacemente. Forse l’unico neo è rappresentato da un organico del comune sotto dimensionato. In molti uffici c’è carenza di impiegati. Occorre quindi individuare le strategie per assumere nuova forza lavoro”.

Se avesse la possibilità di parlare al Felice Santoro del passato, cosa gli consiglierebbe? E a quello del futuro invece cosa direbbe?

“Al Felice Santoro del passato non addebito nulla. Dopo un primo periodo di ambientamento mi sono speso in molte iniziative ed ho partecipato attivamente ai lavori nelle diverse commissioni. Al Felice Santoro del futuro voglio raccomandare di avere la stessa determinazione e soprattutto la giusta motivazione. Piuttosto spero di poter entrare in giunta e ricoprire il ruolo di assessore”.

Tante le tematiche su cui in questi anni di consiliatura si è sempre battuto. Prima tra tutte la sanità pubblica, ma non solo. Ma proprio sull’argomento, in un anno e mezzo caratterizzato solo dal Coronavirus, ci sarebbe qualcosa da dire. Cosa è andato per il verso giusto e cosa invece, no?

“Lavoro nella sanità e conosco bene le nevralgie, la cui soluzione non dipende dal Comune. Sicuramente il Comune può farsi megafono dei disservizi che ribadisco non sono imputabili all’azione amministrativa municipale. In ordine al Coronavirus mi sembra che tutto quanto si poteva fare è stato fatto. Abbiamo organizzato di concerto con altri enti, in primis la protezione civile, un servizio di sostegno alle famiglie concreto. Ed abbiamo fatto la nostra parte anche per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini, individuando più di qualche location dove far andare le persone per le inoculazioni”.

Lei, però, è molto attento anche ai quartieri e alle loro problematiche. Cosa manca ancora per “spostare” anche le zone periferiche al centro…dell’attenzione?

“Bisogna organizzare nelle periferie attività culturali ed anche ricreative per avvicinare la zona orientale al centro. Siamo sulla buona strada. In tale ottica mi sembra che anche l’organizzazione al parco del Mercatello di diverse manifestazioni previste in estate sia un ottimo segnale. Durante il periodo delle luci, bisogna creare attrattive turistiche anche nelle zone diverse dal centro cittadino”.

Dopo 5 anni di consiliatura è stato protagonista, sempre interessato e impegnato nella sua carica da consigliere comunale. Quali sono state le sue sensazioni?

“Sono consigliere ormai da dieci anni. Nel 2011 sono stato eletto la prima volta. Le mie sensazioni sono molto positive. Il ruolo del consigliere comunale è molto importante in città. Poter aiutare gli altri e battersi sempre per il bene comune, ti fa stare bene. Svolgo questo ruolo con passione e mi interessa poco avere visibilità. Il mio nome difficilmente lo troverà pubblicato sui giornali, ma lo sentirà ad alta voce pronunciare da tutti coloro che in questi anni mi hanno conosciuto e mi hanno segnalato problemi quotidiani di vivibilità. A volte basta poco per sollecitare un intervento. Io non mi muovo per il consenso, ma solo ed esclusivamente per il bene della città e dei salernitani.”

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