Fers, zero fondi per Unisa. Salerno, comune super finanziato

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di Andrea Pellegrino


Unisa abbandonata e senza fondi. Se a Napoli, l’Unina può contare su 40 milioni di fondi Fers (fondo europeo di sviluppo regionale), il campus di Fisciano si ferma a zero. Niente finanziamenti nonostante la scarsa manutenzione che è riservata ad alcuni spazi e aule del complesso accademico. Sabato – su queste colonne – abbiamo raccontato, grazie alla denuncia di Link Fisciano, quanto accade nella struttura universitaria, compresi diversi e preoccupanti crolli all’interno delle aule. E mentre a Salerno, sulla scia dell’iniziativa irpina, si discute di una possibile sede istituzionale nel capoluogo (con l’ipotesi di utilizzare parte dell’ex tribunale di corso Garibaldi), il complesso di Fisciano rischia di cadere a pezzi. Gli ultimi interventi, a quanto pare, risalirebbero alle Universiadi, sotto la gestione dell’allora rettore Aurelio Tommasetti, oggi consigliere regionale della Campania. “Ci aspettavamo che dopo due anni di chiusura e DAD, il rientro potesse essere confortevole e sicuro. Invece, le primissime problematiche hanno riguardato le residenze del Campus, inagibili perché abbandonate senza manutenzione”, aveva denunciato Vincenzo Landi. “Il soffitto non avvisa quando è il momento di crollare. È frustrante non poter vivere in maniera sicura gli spazi di Ateneo. Denunciamo da mesi le carenze strutturali dei nostri edifici, rimanendo inascoltati”.

IL COMUNE DI SALERNO
FA INCETTA DI FONDI

Ma se Unisa piange, il comune di Salerno e la provincia ridono, grazie ai fondi che arrivano da Palazzo Santa Lucia, anche di gran lunga superiori rispetto alle altre province e comuni capoluoghi della regione Campania. Alcuni progetti sono completati, altri in corso, altri ancora in fase embrionale. Per Salerno fondi per i teatri delle scuole: 362mila euro per l’Osvaldo Conti e 452mila euro per la Giacomo Costa, il cui intervento è finito più volte al centro di polemiche. Poi 3 milioni di euro per l’allestimento di servizi multimediali e restauro del “Casino sociale” all’interno del Teatro Verdi; 4 milioni e 800mila euro per la valorizzazione di Palazzo di Città e 500mila euro per il teatro Pasolini, ed in particolare per il recupero della facciata prospiciente piazza della Libertà.

I FONDI PER L’ILLUMINAZIONE CHE NON C’E’
Ci sono anche 3 milioni e mezzo di euro per la nuova illuminazione e per il risparmio energetico. «L’intervento di recupero ambientale e illuminazione a risparmio energetico – si legge – è inteso a favorire una riduzione dei costi attualmente sostenuti per la pubblica illuminazione stradale, attraverso la riqualificazione e l’adeguamento della rete di pubblica illuminazione esistente, la sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a basso consumo (Led), il controllo dei consumi con tecnologie smart». Intervento quanto mai indispensabile (ma ancora sulla carta, con molta probabilità) in considerazione anche della scarsa illuminazione di alcune aree della città, con il conseguente pericolo per la viabilità con il rischio incidenti.

SOLDI PER LA TECNOLOGIA MA SERVIZI ANCORA AL PALO
Ottocentomila euro, ancora, sempre per le casse comunali per un progetto di comunicazione. L’obiettivo, si legge, è “di migliorare l’inclusione sociale e la comunicazione tra Comune e cittadini attraverso l’utilizzo di nuovi canali tecnologici. Gli interventi di cui al progetto faciliteranno l’accesso ai servizi digitali abbattendo ogni barriera sociale e culturale all’utilizzo delle nuove tecnologie intercettando la più ampia platea di stakeholders (anziani, ipovedenti, appartenenti alla generazione non digitale)”. Ed ancora 150mila euro per “l’allestimento di uno spazio museale al piano terra di Palazzo Fruscione dedicato a testimonianze del periodo medioevale e della dominazione Longobarda della città”.

A CAVA 150MILA EURO
PER UNA APP
Non va male neppure Cava de’ Tirreni che riceve diversi finanziamenti, tra cui circa mezzo milione di euro per il potenziamento delle attrezzature e dei servizi tecnologici nei locali dell’Ex Eca e del Complesso del Monastero di S. Giovanni. Allestimento Museo della Ceramica, Museo della Longobardia Meridionale, Laboratorio arti multidisciplinari e potenziamento attrezzature e impianti della Sala teatrale. Ancora quasi 2 milioni di euro per la realizzazione del grande parco urbano nell’area dell’ex prefabbricati post sisma nella frazione di San Pietro. Poi 150mila euro che il comune di Cava de’ Tirreni ha ricevuto per una App per la fruizione dei contenuti turistici/ culturali in forma integrata.

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