Fonderie Pisano, Lambiase (M5S): “Sindaco e maggioranza studiano ancora le carte ma bisogna agire”

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“Oggi in Commissione Ambiente a Palazzo di Città siamo tornati ad affrontare un problema centrale nella vita dei cittadini: sapere di respirare aria pulita e non nociva dovrebbe essere il primo obiettivo di una amministrazione comunale. A Salerno questa semplice conquista sembra non interessare l’amministrazione. Nel 2022 l’intera città di Salerno (e non solo il quartiere di Fratte) vedono un insediamento industriale in città in un’area che ha avuto un forte sviluppo urbano in questi ultimi decenni: le Fonderie Pisano. Negli ultimi giorni si è riaperto il dibattito cittadino alla luce della consulenza di periti del tribunale di fama nazionale, già attivi nello studio dell’Ilva di Taranto”. E’ quanto dichiarato dal capogruppo del Movimento 5 stelle di Palazzo di Città, Catello Lambiase, in merito alla problematica delle Fonderie Pisano. Questa mattina in Commissione Ambiente – infatti – c’è stata occasione per discutere dell’argomento sul quale il consigliere di opposizione aveva già dimostrato impegno ma soprattutto pugno duro, contro una maggioranza “silente” sul tema.

“Ebbene dopo aver studiato i dati epidemiologici ed ematici dello studio Spes e le cartelle cliniche di alcune persone decedute che abitavano nelle immediate vicinanze dell’opificio i consulenti si esprimono in quattro casi senza dubbio alcuno: “vi è ragionevole certezza” circa la correlazione tra inquinamento della Fonderia e la causa di morte”; addirittura in 44 dei 50 casi (il 90%) essi trovano un nesso tra l’inquinamento delle Fonderie e la morte. La consulenza tecnica e la relazione peritale del dottor Francesco Forastiere e del professor Annibale Biggeri non lasciano adito a dubbi. La politica dovrebbe recepire queste evidenze scientifiche anche alla luce dello studio Spes oramai datato 2019. Sentiamo qualcuno che chiede ancora di “studiare” i dati. Cosa si aspetta – ha continuato – a prendere le giuste contromisure a tale pericolo per la salute dei cittadini salernitani. Il tempo delle chiacchiere e delle delocalizzazioni “promesse” da un decennio è scaduto. Come già promesso non più tardi di sabato, durante l’incontro organizzato dal Comitato Salute e Vita, non staremo a guardare. Non possiamo aspettare che la Magistratura si sostituisca alla politica. L’amministrazione comunale a Salerno è in continuità da decenni; sindaco e maggioranza conoscono il problema ed adesso non possono più rinviare l’unica decisione che va presa: chiudere le Fonderie. Ho chiesto a chiare lettere di prendere questa decisione non più rinviabile. Domani sabato 26 alle ore 10.00 presso il Cinema Teatro San Demetrio l’Associazione Salute e Vita chiama per l’ennesima volta la cittadinanza a radunarsi per chiedere a gran voce la chiusura: i politici non possono più tergiversare su questa richiesta dei cittadini che sta diventando sempre più forte. Noi ci saremo a difesa e tutela dei salernitani”.

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