Giffoni Film Festival: Carlo Verdone presenta la seconda stagione di “Vita da Carlo”

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Uno dei momenti più attesi della 53esima edizione del Giffoni Film Festival. Per la quarta volta Carlo Verdone è ospite della kermesse, in questo caso accompagnato dai giovani attori Ludovica Martino e Sangiovanni. Quale occasione migliore per presentare, anche se con uno spezzone molto breve, la nuova stagione di “Vita da Carlo” che andrà in onda il 15 settembre su Paramount+. In questi nuovi episodi sarà proprio Sangiovanni ad interpretare un giovane Carlo alle prese con il mondo del cinema e con il personaggio di Ludovica Martino. La serie è stata presentata ai giurati delle sezioni Generator che hanno intervistato i tre artisti, curiosi di scoprire i dettagli della loro vita dentro e fuori dal set. «È un orgoglio essere qui di fronte a tantissimi giovani. -ha esordito Verdone- Questa serie ha bisogno di un pubblico giovanile, perché grazie all’ascolto e alla comprensione dei giovani la serie è venuta bene. Bisogna dare dei meriti anche a loro».

Subito dopo la breve clip di presentazione della nuova stagione, i tre attori hanno risposto a ulteriori curiosità arrivate dalla platea. Ludovica Martino e Sangiovanni hanno affermato di «essere onorati» perché la scelta del cast della nuova stagione sia ricaduta su di loro. «Non mi aspettavo che Carlo Verdone mi scegliesse per girare qualcosa di suo. Era un sogno irraggiungibile per me. Spero che questa opportunità mi porti fortuna come è accaduto a tutte le attrici con cui ha lavorato» ha detto l’attrice. Anche per Sangiovanni «è stato un onore poter interpretare Verdone da giovane. Carlo da giovane condivide un po’ di emozioni che Sangiovanni prova ogni giorno».

Tra i #giffoners che sono intervenuti, alcuni hanno chiesto dei consigli al regista per affacciarsi al mondo del cinema e dell’arte. «Io ho osservato molto le persone e i dettagli. Un film ha bisogno dei dettagli e dei difetti che spesso, portati fino in fondo, possono farlo diventare grande» ha affermato Verdone. A chi si è mostrato curioso di scoprire chi è Carlo quando non è nelle vesti del suo personaggio, il regista ha risposto: «sono fragile, debole, ansioso, sono divertente però sono vero così. I miei libri parlano molto di me e un po’ lo fanno anche i miei film dove cerco di rappresentare tutto me stesso». «In questa nuova stagione però, rispetto alla prima» ha continuato Verdone «ci sarà soltanto un 50% di quella che è la mia realtà».

Per i giovani Ludovica e Sangiovanni, Carlo è stato di grande ispirazione. «Come regista Carlo è davvero generoso, si mette sempre a disposizione degli attori, li mette in primo piano. Ti dà il modo

di lavorare sinceramente, restando sulle emozioni in quel momento» ha detto la Martino. Sangiovanni ha poi aggiunto «È una figura esemplare perché mantiene in sé tutta questa passione e la trasmette agli altri». La passione di essere sé stesso accompagna Carlo e nella sua crescita personale. «Più passa il tempo e più mi impegno ad essere me stesso, abbandono i personaggi poiché la maschera cade ad un certo punto». Verdone ha poi parlato del suo rapporto con i giovani attori «ci vuole tanta pazienza, così da ricevere tutto il talento in cambio. Bisogna trasmettere una bella atmosfera, senza incutere paura».

In conclusione, della conversazione con i giovani giurati ci si è presi un momento per riflettere sullo sciopero degli attori di Hollywood. «Concordo con loro, non va bene. L’intelligenza artificiale è la morte del cinema d’autore. Questo sciopero è sacrosanto» ha detto il regista «se la sceneggiatura deve scriverla l’intelligenza artificiale noi non ci siamo».

Francesca Scola

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