Grande successo per il progetto Biliardo & Scuola

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di Davide Bottiglieri

Sabato 12 novembre alle ore 10.00 presso l’Aula Magna del Liceo Tecnico “Terra di Lavoro” di Caserta, verrà presentato il Progetto Biliardo & Scuola, un’iniziativa che continua ad estendersi nel territorio campano dopo aver trovato roccaforti a Salerno (Liceo Tasso), Pagani (Liceo Mangino) e già nel casertano (Liceo Manzoni). A parlarcene è il Componente della Commissione Nazionale Istruttori Federali e Progetto “Biliardo&Scuola”, nonché Coordinatore Regione Campania Progetto “Biliardo&Scuola” Achille Bottiglieri.

– Come nasce il progetto “Biliardo & Scuola”?

Partendo dal principio che l’attività sportiva permette di stimolare non soltanto la componente fisica, ma anche quella mentale ed emozionale dell’individuo, la FIBIS (Federazione Italiana Biliardo Sportivo) dal lontano 2010 grazie al presidente dott. Andrea Mancino, ha dato il via a questo progetto dell’inserimento del biliardo nell’attività didattica e sportiva nelle scuole. Una novità bene accolta da parte degli insegnati di scienze motorie, di matematica e fisica, visto che molte caratteristiche del gioco riportano a concetti di studio di queste materie.

In effetti, dagli inizi del 1800, molti uomini di scienza insegnavano le loro discipline matematiche e scientifiche con l’aiuto di un biliardo. Infatti è uno degli sport più antichi a cui sono state date regole. Ci sono testi che risalgono al 1696 come regolamento e cosi nel 1700 e nel 1800.

Il voler riportare questi concetti come insegnamento informale all’interno delle scuole superiori è stata una grande sfida, certamente vinta dalla federazione, visti i risultati di interesse e partecipazione ad oggi nel numero di istituti e delle regioni.

– In che modo il biliardo può essere mezzo di formazione per i ragazzi?

L’aspetto principale della comprensione di alcune materie, come la matematica e la fisica, è in un certo senso il linguaggio molto rigoroso e preciso. Quante volte noi a scuola, durante queste materie, abbiamo avuto difficoltà a mantenere la concentrazione e, di conseguenza, a volte le abbiamo odiate? Attraverso l’insegnamento informale, utilizzando componenti di matematica, fisica e geometria, in effetti si crea maggiore interesse nel giovane, che vede un approccio più diretto e divertente alla materia.

Per un giovane, imparare a dare la migliore risposta possibile dinanzi a un problema o una situazione critica da affrontare (problem solving) è molto importante e utile sia nello studio che nella propria vita. I problemi, piccoli o grandi che sono nella nostra vita, siamo tutti abituati a doverli affrontare. Ma non tutti risolviamo situazioni nello stesso modo, ci sono persone più reattive, altre più riflessive, persone ingegnose, e altre che vedono i problemi, ma faticano a trovare una soluzione. Qui subentra l’esercizio attraverso il gioco del biliardo, cioè l’allievo che trova una situazione problematica geometrica di uno schema da risolvere sul biliardo diventa protagonista della soluzione, cioè crea la soluzione accrescendone la motivazione e l’apprendimento, importante anche per la sua formazione del carattere. Non è un caso, per esempio, che il biliardo sia stato anche oggetto di uno studio universitario condotto dal professor Discacciati dell’Università San Raffaele di Milano, il quale ha rilevato, grazie a degli esperimenti, che i ragazzi hanno un’attitudine all’apprendimento delle tecniche del biliardo molto elevata, grazie soprattutto ad una maggiore freschezza cognitiva rispetto a un soggetto più adulto.

– Da che età è possibile iniziare a giocare a biliardo?

La bellezza di questa disciplina è data dal fatto che non ci sono limiti di età cioè si può giocare da piccoli fino ad età avanzata, il limite è derivato dall’altezza del ragazzo che deve per ovvi motivi essere in grado di poter effettuare un tiro sul tavolo di gioco. Nella mia attività di arbitro ho potuto constatare che molte persone in età non più giovane giocano ancora a livello agonistico. Ecco una delle caratteristiche del biliardo, serve a mantenere la mente lucida ed in movimento, cosa molto importante quando si arriva ad una certa età. Ho visto scontrarsi in una gara un ragazzo di 14 anni con un signore di 85 anni. Solo nel biliardo può succedere…

– Salerno si affaccia al mondo del biliardo da poco o esiste una tradizione importante?

Salerno ma soprattutto la Campania ha una grandissima tradizione in questa disciplina.

Abbiamo avuto tantissimi campioni e ne abbiamo a tutt’oggi tanti in attività e che continuano a dare lustro ad una regione che nel corso degli anni ha fatto spesso da padrone in questo sport. Da qualche anno, grazie anche all’attuale Comitato Regionale nella persona del presidente Vincenzo Boccia, si sta avendo un incremento di tessere ma soprattutto di amatori che frequentano sempre di più le sale da biliardo.

– Qual è la risposta dei dirigenti scolastici all’introduzione del biliardo nelle scuole?

Ricordo ancora gli inizi del progetto, combattere contro la diffidenza di molti insegnanti ma soprattutto genitori degli alunni che vedevano il biliardo ancora come un gioco da bische, luoghi fumosi frequentate da persone non perbene. Purtroppo questa immagine è stata molto spesso avallata da una filmografia che riguardava questo gioco (Lo spaccone, il colore dei soldi etc..) .

Un inizio molto difficile, ma con la costanza di tutti i coordinatori regionali e una federazione solida alle spalle abbiamo affrontato i pregiudizi e vinto la nostra battaglia portando oggi il biliardo in tantissimi istituti di tutte le regioni italiane. La vittoria più grande è stata portare il progetto Biliardo & Scuola ad essere uno dei progetti autorizzati dal Miur. Oggi sono gli istituti che chiamano noi coordinatori per attivare questo progetto. Una vittoria su tutti i fronti .

– Qual è quella degli studenti?

La risposta degli studenti è stata straordinaria. Ogni anno, solo nella regione Campania, riusciamo a tesserare quasi 400 ragazzi con tessera scuola. Abbiamo anche una vasta partecipazione ai corsi che da noi sono curriculari e mi vedono presente nei quattro istituti che quest’anno hanno attivato il progetto. Il liceo classico Tasso di Salerno, il liceo scientifico Mangino di Pagani, l’istituto tecnico Terra di Lavoro di Caserta ed il Liceo Manzoni di Caserta.

Ogni anno alunni in fibrillazione per l’inizio corsi… una grande soddisfazione.

– Quali obiettivi di pone la Federazione?

Tutto ciò che abbiamo detto prima è una realizzazione che tanti anni fa la Fibis si è posta come obiettivo e che ha raggiunto. Obiettivo principale è ancora oggi portare molti più giovani verso questa disciplina che tanto può dare a tutti sotto il punto di vista sportivo. Per essere un campione di calcio ci vuole un fisico ed un’età che lo permettono, nel biliardo conta avere braccia ed un cervello, quindi chiunque può diventare campione con i sacrifici e l’allenamento. Oggi la Federazione Italiana Biliardo sportivo è riconosciuta insieme al bowling non più come disciplina associata, ma una Federazione del Coni.

Tutto questo grazie al lavoro svolto dal presidente Mancino ed i vari collaboratori che, nonostante le tante difficoltà, hanno raggiunto questa importante meta.

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