Hippie e nomade: «Senza LSD non sarei quello che sono». La storia di Giovanni, 5 figli ed una chitarra. – VIDEO INTERVISTA

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di Adriano Rescigno

Venticinque minuti di intervista su tutto quello che secondo Giovanni, la società non vuole sentirsi dire. «Io non giudico, non combatto, non critico. Ho solo scelto di non fare parte di questa società». «Io sono una parte di società che vogliono cercare di eliminare». Giovanni, 50 anni, nomade da quando ne aveva 14. Lo si trova nei fine settimana a Cava de’ Tirreni, nei pressi della scuola elementare Don Bosco, con la sua chitarra (grazie alla quale si mantiene), spalle poggiate al suo fedele camper con il quale ha toccato tutte le parti d’Italia, il Messico e l’America. «Come tutti i ragazzi sani di mente a 14 anni ho vissuto la mia crisi esistenziale, cercavo qualcosa che mi desse una motivazione, un senso. A quell’età c’hai chi ti dice cosa fare e tu non hai il tempo di pensare a cosa vuoi anche perchè non te lo sei mai chiesto anche perchè si vive nel nido familiare. Una sera, passando per Piazza Municipio a Napoli, vidi centinaia di persone vivere ai piedi dei Maschio Angioino, ballavano, suonavano… mi avvicinai per capire. Erano hippie. E così abbracciai il loro stile di vita rimanendo la». Giovanni inoltre dice di essere la testimonianza di come è stato fatto sparire il movimento hippie. «Davamo fastidio, come do fastidio io. Un movimento che nella sua genuinità, spontaneità, crea problemi nelle persone. Livelli da manicomio». Non fa mistero nemmeno del suo rapporto con la droga: «La “maria” è una pianta magica, ma l’LSD è la droga che ha dato corpo a tutto il movimento, tanta letteratura di quel periodo senza LSD non l’avremmo mai avuta, come nemmeno i Beatles. Io stesso, non sarei quello che sono senza LSD. Anche i miei gatti adoravano la marijuana». Giovanni pur essendo nomade e non avendo fissa dimora, ha 5 figli, e parla solo con gli ultimi due:«Hanno 11 e 15 anni, loro seguono la rete, i trapper, con pasticche, armi». Non è totalmente fuori dal mondo, anche se non ha social, ed in particolare sul caso Grillo: «Com’è adesso per suo figlio uno non vale più uno ma tre?». «Oggi con la deriva fascistoide… “stamm’ arruvinat”». «Divertitevi, trasgredite, fate quello che volete, andate contro le leggi, ma ricordando Giordano Bruno, nella misura in cui non bisogna dare fastidio agli altri. E senza dare fastidio agli altri, si possono fare tantissime cose. Per me, rimane la bellezza di contemplare un filo d’erba che cresce. Ai miei figli? Direi di liberarsi dalle sovrastrutture e condizionamenti e di imparare a conoscere se stessi». Una figura controversa, a tratti eroica nella sua resistenza alla società e perseverando nella sua idea, affascinante e che un pò tutti quanti vorrebbero essere, almeno per un giorno, senza schemi e limiti, “soli”, con solo la voglia di essere se stessi.

Il resto del mondo di Giovanni, nella sua intervista video.

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