I leggendari Due Fratelli di Vietri sul Mare

di Michele Massa

La città di Vietri sul Mare è ricca di numerose attrattive turistiche e storiche e, meno conosciuta, di una leggenda che riguarda i suoi famosissimi scogli detti “I due fratelli”. Di quale leggenda parliamo? Per essere precisi ne esistono più di una che oggi racconteremo. Come molti sapranno la costa vietrese, nel luogo adesso “occupato” dai due scogli e dalla piazzetta limitrofa, non si presentava come oggi; non esisteva la strada che collega Salerno a Vietri ma era presente un blocco di roccia a strapiombo che dava direttamente sul mare ed è proprio questo strapiombo il fulcro delle leggende.

Nella prima si narra di due fratelli pastori atti al pascolo delle pecore in una limpida notte quando, tutto d’un tratto, si oscurò il cielo, la luna scomparve, iniziò a piovere e si alzò un vento furioso. I due, colti impreparati, trovarono riparo in un pagliaio con l’intento di attendere che la tempesta finisse. Mentre aspettavano, uno dei due fratelli scorse in lontananza la propria sorella (forse venuta per richiamarli al rientro o per portar loro qualcosa da mangiare) e iniziò a chiamarla. Ella, sentita la voce del fratello, si diresse verso il pagliaio ma quando fu vicino ad esso udì il canto melodioso di una sirena che si trovava nel mare sottostante e ne rimase ammaliata, tanto che iniziò a dirigersi verso la rupe. I due fratelli iniziarono a chiamarla ma lei continuava ad andare verso il dirupo ed allora decisero (prima uno e poi l’altro) di rincorrerla per non farla precipitare ma fu tutto inutile. Arrivati al dirupo, videro la sorella scomparire tra le onde ed uno dei due si tuffò immediatamente per salvarla ma annegò anch’egli. A questo punto, si tuffò anche il secondo fratello per provare a salvarli entrambi ma seguì la loro stessa sorte: annegarono tutti e tre. Si dice che proprio nel punto dove i due fratelli toccarono il fondo, “Iddio” fece spuntare quei due grossi scogli e, dove si posò la sorella, spuntò uno scoglio di minore mole.

Secondo un’altra leggenda, differente dalla precedente, uno dei due fratelli uccise l’altro e lo gettò dal dirupo ma nel pentirsi della sua azione decise di suicidarsi e si lanciò a sua volta nel mare sottostante. La leggenda vuole che anche nei giorni tempestosi, tra i due scogli, l’acqua sia sempre calma e che nell’attraversarli si manifestino delle sensazioni misteriose ed indescrivibili oppure che di notte, passando tra di essi, si possa ancora ascoltare il canto melodico di quella sirena.

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