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Il pacifismo salernitano in piazza in preparazione della manifestazione nazionale del 5 novembre

di Marcello D’Ambrosio – In preparazione della manifestazione nazionale del 5 novembre, il mondo pacifista salernitano ha organizzato un presidio a Salerno, in piazza Portanova, per il 31 ottobre alle 17:30. Ad aderire e promuovere il presidio salernitano di lunedì prossimo numerosi soggetti: Anpi provinciale, Arci Salerno, Arci Marea, Assemblea permanente delle donne di Salerno e provincia, Associazione Memoria in Movimento, Associazione Soledad, Casa della Sinistra, Cgil, circolo Arci OpenLab-Baronissi, Cittadinanza Attiva, Collettivo Studenti Ribelli, Comitato Salute e Vita, Europa Verde, Giovani Comunisti, Giovani di Europa Verde, Laicato Saveriano Salerno, Libera Salerno, Medicina Democratica sezione di Salerno, Movimento 5 Stelle 2050, Punto Pace Pax Christi Salerno, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Tribunale dei Diritti del Malato Salerno, Unione Giovani di Sinistra, Usb Salerno. “Dire basta alle guerre ed alla folle corsa al riarmo è nell’interesse di tutti e di tutte – si legge in una nota sottoscritta da “La Rete Italiana Pace e Disarmo” – Per questo, a otto mesi dall’inizio della guerra, promuoviamo una nuova giornata nazionale di mobilitazione per la Pace. La Rete Italiana Pace e Disarmo, vista l’escalation militare che ha portato il conflitto armato sulla soglia critica della guerra atomica, torna di nuovo nelle piazze italiane per chiedere atti concreti per la Pace in Ucraina e in tutti gli altri conflitti armati del mondo. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata portando conseguenze nefaste per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale. Ribadendo la vicinanza a tutte le popolazioni colpite dalla guerra occorre cercare una soluzione negoziale. Purtroppo non si vedono iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali. L’Italia, l’Europa e le Nazioni Unite devono avviare un percorso per una Conferenza internazionale di pace che metta al sicuro la pace anche per il futuro, soprattutto di fronte alle rinnovate ed inaccettabili minacce nucleari. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per le popolazioni. Non c’è nessuna guerra da vincere: dobbiamo far vincere la pace. Con la mobilitazione nazionale per la pace del prossimo 5 novembre vogliamo l’immediato cessate il fuoco, un negoziato subito, una conferenza internazionale di pace”.

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Redazione