Inchiesta Benevento, revocati domiciliari a Mario Del Mese

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Revocati gli arresti domiciliari all’imprenditore salernitano Mario Del Mese, nipote dell’ex parlamentare della Democrazia Cristiana Paolo Del Mese, finito nell’inchiesta della Procura sugli appalti truccati in provincia di Benevento per i quali sono scattate le manette anche per il presidente Antonio Di Maria ed altri funzionari pubblici. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreti d’ufficio ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Mario Del Mese (difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore) si è difeso davanti ai giudici che lo hanno scarcerato (per lui solo obbligo di firma): per gli inquirenti sarebbe stato uno degli intermediari nelle ipotesi di corruzione ma soprattutto, grazie alle sue conoscenze, riusciva ad ottenere fondi dalla Regione Campania per alcune opere pubbliche nel Beneventano. L’imprenditore, dalle operazioni, avrebbe ricevuto in cambio delle percentuali sui lavori effettuati da società compiacenti a cui venivano appaltate le gare. Del Mese ha patteggiato a Salerno una condanna a 7 mesi al processo per il crac Ifil, società satellite del pastificio Amato, e finì già a processo per l’aggiudica dei lavori per la pavimentazione di Piazza della Libertà insieme all’imprenditore Antonio Fiengo, anche lui coinvolto nell’inchiesta beneventana.

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