La centralità del lavoro e il ruolo degli intellettuali (operosi)

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di Marcello D’Ambrosio

“Si può affermare che la maggioranza della popolazione attiva è una “massa” che oggettivamente è senza tutela e senza rappresentanza politica? Che è una massa senza nessuna “identificazione” collettiva che con la crisi causata dal covid si è ulteriormente accentuata? E la sinistra sociale e politica è in grado di rimettere al centro delle proprie analisi e proposte il tema del lavoro e dei lavoratori? È in grado di rompere, almeno parzialmente, il senso di solitudine che ognuno vive specie su questo tema? Esiste tale volontà? In tutto ciò che ruolo potrebbero avere gli intellettuali?” Questi alcuni dei quesiti a cui si tenterà di dare risposta venerdì a Salerno, alle 17:30, presso il circolo Mumble Rumble di via Loria 13, durante il convegno “La centralità del lavoro e il ruolo degli intellettuali (operosi)” promosso dall’associazione Memoria in Movimento. A confrontarsi saranno Massimiliano Amato, giornalista, il professore Alfonso Conte, storico e docente presso l’università di Salerno, il professore Pietro Toro, Sergio Dalmasso, storico del Movimento Operaio, Vito Nocera, saggista e scrittore autore del libro “Senza Classe”, Diego Giachetti, storico italiano specializzato in storia contemporanea e delle dottrine politiche. Conclusioni affidate al professore Giuseppe Cacciatore, professore emerito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Accademico dei Lincei. Il 13 dicembre, 17,30, sarà invece inaugurata, sempre presso il Mumble Rumble, la mostra “La potenza delle immagini nelle lotte politiche e sociali” a cura di Gio Palazzo, fruibile fino al 17 dicembre dalle ore 17,30 alle ore 20.

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