La donna che lanciava il cuore oltre l’ostacolo

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della scrittrice Raffaella Mammone

Miranda Martino, apprezzatissima interprete, cantante e attrice di grande talento, nonché scrittrice sensibile e attenta ai problemi della società, ambasciatrice della canzone napoletana nel mondo, sarà ospite d’onore, questo venerdì 29 ottobre 2021, ore 16.00, presso il Palazzo Provincia di Salerno, Salone Bottiglieri.

Durante l’incontro saremo onorati di fare un excursus nelle tante vite della diva italiana. Tante vite in una: quella descritta nella sua ultima fatica editoriale dal titolo: “Caduta in un gorgo di torbide passioni”, autobiografia  pubblicata con la Iacobelli Editore nel 2018, il cui titolo nasce nel ricordo della madre e di queste parole che le rivolse proprio quando fu travolta dal successo.

Del suo libro, Miranda dice: «Non ho la presunzione di insegnare nulla, solo di parlare di me senza falsi pudori e, insieme, farvi conoscere un pezzo di storia della canzone italiana». E così, in quelle pagine, intraprendiamo il viaggio nel racconto, intenso e a volte tragico, non solo della carriera musicale ed artistica della signora Martino, ma soprattutto in quello della sua Anima, piena e generosa che, proprio senza presunzione ci insegna, invece, che le donne, oltre a sopravvivere, possono opporsi alla violenza esercitata sistematicamente su di loro in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico e psicologico. Miranda stessa ne rimase vittima alla giovane età di 20 anni e, più tardi, agli esordi della sua carriera televisiva da parte di un uomo che amava e di cui si fidava: il “Maestro”, lo definisce. Eppure lui, con l’arte dell’inganno, lasciò che qualcun altro li fotografasse durante un incontro amoroso nella sua camera da letto facendo, poi, di quelle foto strumento di sgradevole e offensiva divulgazione nell’ambito degli studi della Rai. Quelle fotografie compromettenti le impedirono di partecipare al Festival di Sanremo del 1959 al quale era stata data come sicura protagonista. La Rca, la sua casa discografica, affermò con imbarazzo di essere contraria alla sua partecipazione a causa della condotta morale.

E’ stata dunque una doppia violenza quella subita da Miranda da parte del “maestro”, un doppio abuso, un doppio inganno, un doppio dolore. Al tradimento e alla constatazione di aver riposto amore e fiducia nella persona sbagliata, nel cuore di Miranda si è agitata per anni la ripercussione psicologica di quella violenza, che ha avuto conseguenze non solo nello spirito ma anche nel corpo, oltre che nella carriera. In virtù di questo, forse un pò come sfida e rivincita, in uno stato mentale chiaro solamente a lei, l’artista decise di posare nuda per la copertina della rivista “Playmen”, trovando probabilmente un certo riscatto nella sovversività di una scelta consapevole e per la quale fu, quantomeno, retribuita. Perchè, come le disse il Principe della risata, l’indimenticabile Totò, ripagandola con 300 mila lire per l’incisione di due canzoni scritte da lui, “Pigliatelle, chille fanno sempe commode”.

A distanza di quasi settanta anni, i ricordi che Miranda Martino ha della sua carriera e di tutti i personaggi che si sono avvicendati nel percorso sono ancora straordinariamente vivi e ricchi di dettagli. Così come lo è tutto il resoconto della sua lunga e magnifica avventura nel mondo dello spettacolo: un’avventura iniziata grazie a un concorso indetto dalla Rai, proseguita sui palchi più prestigiosi d’Italia e del mondo, fra incontri artistici indimenticabili. La presenza e il carisma scenico incantavano, la straordinaria bellezza e i colori caldi e morbidi della sua splendida voce ammaliavano il pubblico, cui regalava un nutrito repertorio di canzoni napoletane classiche, poesie e balli, senza mancare di esibirsi nel conturbante e memorabile numero della “mossa”, suo indomito cavallo di battaglia.

Questo libro le è servito ad esorcizzare definitivamente il dolore delle violenze e del torbido che, suo malgrado, ha macchiato, scurendolo, il percorso dei suoi successi artistici, lasciandole la quieta consapevolezza di aver pagato il prezzo al destino e di potere, ora, essergli grata per tutto quanto altro, guardandosi allo specchio, può scorgere: la donna bellissima, la madre premurosa, la moglie, la figlia, l’attrice, l’esempio che rappresenta per le moltissime donne che vivono al buio delle loro paure, paralizzate come pietre sotto la neve mentre i loro sogni verdi dormono nel cuore.

A ricordarci che l’amore non tollera alcuna forma di violenza, mai; e che non è amore sentirsi annientate psicologicamente, rinunciando ad essere sé stesse per un altro, e che ogni forma di violenza subita non è colpa nostra per aver scelto l’uomo sbagliato, ma è colpa di chi l’ha commessa ci saranno:

l’Associazione FEDRA, costituita da professioniste esperte di diritto penale, civile, della famiglia e dei minori, della tutela di vittime di violenza di genere, il cui scopo statutario è quello della valorizzazione dell’identità femminile, l’affermazione culturale, professionale e politica delle donne attraverso l’eliminazione dei pregiudizi e degli stereotipi di genere;

l’Associazione FED.ISA KOUFULATIE, nella persona della prof.ssa Anna Sessa, Responsabile alla Cultura, impegnata ad offrire supporto alle donne africane attraverso concreti interventi umanitari;

la Consigliera di Parità della provincia di Salerno, dott.ssa Anna Petrone  ed illustri ospiti quali la criminologa Prof.ssa Susanna Petrassi, la giornalista Carla Cavicchini.

A presentare l’autrice Miranda Martino, la poliedrica, valente e incantevole avvocato Azzurra Nella Manzione, già precedentemente conduttrice di eventi letterari, bravissima ad interagire con gli autori toccandone le corde più segrete. Sicuramente veicolo e specchio per una donna/dea combattente e vincente che viene dal passato quale è la Diva sublime che diventa fonte di ispirazione e figura di riferimento per la sua formidabile carriera e le vicende di vita vissuta.

Miranda Martino, una delle donne più significative della storia italiana dello spettacolo.

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