La giunta semitecnica mette la prima ‘toppa’ ma il Palazzo trema: lunedì nuovi interrogatori

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E non finisce mica qui. La pentola bolle ancora, le dichiarazioni di Fiorenzo Zoccola (al momento secretate) qualche sospetto hanno innalzato, la composizione della nuova giunta, con tanto di avallo di Vincenzo De Luca, qualche aspetto di carattere politico evidenzia. E non finisce mica qui, sotto il profilo politico. Quello giudiziario si vedrà con i prossimi interroga- tori, a partire dai presunti responsabili degli audio che saranno ascoltati lunedì dal Gip. Poi ci sarà anche Nino Savastano, il cui interrogatorio era slittato per un difetto di notifica. Savastano è attualmente ai domiciliari, così come Caselli che si è avvalso della facoltà di non rispondere, Zoccola in carcere con una richiesta, già avanzata dal suo legale Michele Sarno (il candidato sindaco del centrodestra) di scarcerazione o di domiciliari. Non si esclude che Zoccola possa essere riascoltato, probabilmente dopo i riscontri del suo interrogatorio che da “garanzia” si è trasformato in investigativo. Il Palazzo trema ancora, così come il Sistema Salerno la cui crepa ormai è già profonda e qualsiasi cosa accada il quadro politico è mutato. La composizione della giunta ne è la più plastica dimostrazione, così come le possibili epurazioni di persone del cerchio magico deluchiane previste o ipotizzate da qui a breve. De Luca, anche attraverso Bonavitacola, per ora avrebbe evitato il peggio, consentendo l’avvio della consiliatura. Respinte le dimissioni di Enzo Napoli (che è indagato) la soluzione mista tra tecnici e politici avrebbe fatto superare lo scoglio istituzionale, un po’ meno quello politico. Il caso dei Progressisti è grosso quanto un grattacielo. L’esclusione di tutti i suoi componenti oltre ad eliminare di colpo, le ambizioni dei primi eletti, accerta, probabilmente, delle responsabilità che arrivano tutte dalla forza di maggioranza relativa della coalizione di governo. Cancellata, dunque, la vecchia squadra e anche quella che era sul tavolo del rieletto sindaco, il giorno dopo la proclamazione. La strada è ancora troppo stretta, nonostante il soccorso chiesto a tecnici di spessore, tra cui Michele Brigante (presidente dell’ordine degli ingegneri di Salerno), da sempre vicino a Vincenzo De Luca, fin dai tempi del suo sindacato, all’ex magistrato Claudio Tringali, già presidente della Fondazione “Menna” su proposta della stessa amministrazione comunale. Poi Paola Adinolfi che si occuperà di bilancio, spazzando via il ripescaggio di Della Greca così come il coinvolgimento di Roberto De Luca. La professoressa Adinolfi è la moglie di Francesco Fasolino, già capo gabinetto della Provincia di Salerno, durante la presidenza Cirielli. Il loro mandato, a quanto pare, non sarà brevissimo ma neanche, s’immagina, lunghissimo. Il tempo che la magistratura delinei meglio ruoli, posizioni ed eventuali responsabilità.

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