Lavorare sull’identità marina, Loffredo: «Lavoriamo per Salerno»

0
635

L’assessore alle attività produttive: “La pandemia ha cambiato il mondo del commercio ma ci sarà ripresa. Tra breve piazza della Libertà, porterà un valore aggiunto”

Lavorare sull’identità marina, sul food, sulla qualità e sugli eventi oltre e con Luci d’Artista. Dario Loffredo, assessore alle attività produttive del Comune di Salerno, traccia un bilancio degli ultimi cinque anni e pensa al futuro. Nei giorni scorsi ha avviato la campagna elettorale che prosegue con incontri e con l’ascolto dei cittadini.

Un altro inverno è trascorso tra zone gialle, arancioni e rosse con conseguenti notevoli problemi per le attività produttive. Dal suo osservatorio quale è la situazione?

«La pandemia certamente ha cambiato il mondo del commercio. In genere nell’ambito delle pubbliche amministrazioni nel primo triennio si programma e nel biennio successivo si raccolgono i frutti di quanto programmato. Per via della vicenda Covid non è stato possibile farlo. Un evento inaspettato e impossibile da prevedere. Certo con la pandemia il commercio è cambiato: non si può pensare di ritornare al passato. Il delivery per quanto riguarda il food and beverage ed il commercio online per quanto riguarda le altre categorie saranno, a mio avviso, imprescindibili. Ma non parliamo di una vendita sostitutiva ma di un mercato parallelo a tutti gli effetti. In tal senso ho creato Salernity, una community online che darà proprio voce a queste finalità».

Sulla movida e sul commercio?

«Salerno si è distinta particolarmente negli ultimi cinque anni per l’apertura di nuove attività di food e ristorazione. Non mi va di fare pubblicità, tutti i ristoranti sono degni di nota ma senz’altro ve ne sono alcuni che hanno alzato particolarmente il livello. Con sette posti per attività commerciali assegnate in piazza della Libertà e cinque al bando si potrà fare un ulteriore passo. Dunque si può dire che il commercio non vive un’esperienza florida ma che tutto sommato sono stati fatti dei passi in avanti. Ricordo che nel 1993 l’asse principale della movida e del commercio era a Cava de’ Tirreni, e solo a partire dal biennio 1994 / 95 esso è passato nel capoluogo provinciale».

A proposito di Piazza della Libertà, pensa che la movida si possa trasferire li con l’apertura dei nuovi negozi?

«Non credo si possa arrivare a questo anche e soprattutto per via della sua struttura morfologica. Con l’arrivo di Piazza della Libertà nasceranno ovviamente dei locali strumentali ma credo che non ci possa essere il rimpiazzo totale della movida del centro storico. Semmai si potrà aggiungere un nuovo polo di movida a quello già esistente: si potrà parlare di una movida policentrica che a Salerno oggi ancora manca. Bisognerà dunque tornare a valorizzare le varie zone della città con le varie loro tipicità».

Pensa che a via Mercanti possano ritornare le botteghe artigiane?

«Dobbiamo lavorare a realizzare botteghe artigiane nel centro storico ma bisogna raggiungere anche un accordo con i proprietari degli immobili per quanto riguarda gli affitti. Dovremmo lavorare in un senso sicuro che è quello di creare delle zone pedonali nel centro storico. Un esempio è quella di via Botteghelle. Via Mercanti, o in zone come il Tempio di Pomona potrebbero essere valorizzate così come Torrione e Pastena. In quest’ultimo caso alcuni colleghi sono favorevoli ad una pedonalizzazione che coinvolga principalmente il fine settimana. Io credo che in tal senso bisogna puntare ad una relazione tra commercio, turismo e grandi eventi».

Passiamo, infine, alla zona industriale

«Salerno non ha una produzione industriale spinta, seppure ci sono degli stabilimenti nella nostra città. Tuttavia credo che grazie all’aeroporto che partirà nel 2024, con il potenziamento delle infrastrutture si possa avere un importante appoggio allo sviluppo industriale».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here