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Magicugini. I poteri ritrovati di Crispiano

di Davide Bottiglieri

Un libro come strumento di crescita per l’autore e per il lettore, una meravigliosa storia illustrata destinata ai ragazzi, Magicugini. I poteri ritrovati di Crispiano è l’ultima pubblicazione di Giorgio Rossano, scrittore pugliese talentuoso, destinato a grandi palcoscenici. -È passato del tempo dalla tua ultima pubblicazione, cosa ha fatto Giorgio Rossano, intanto?

Ho ripreso a studiare. E a studiare tanto… Uno dei miei sogni nel cassetto era insegnare. E da diversi anni insegno, come semplice precario, nelle scuole superiori della mia provincia. Ed è qualcosa di magico. Anche se ogni anno non so mai se riceverò un incarico o dove o per quale materia o per quante ore. Resta, ugualmente, un’esperienza che mi sta arricchendo tanto dal punto di vista umano. E mi reputo fortunato nell’aver trovato sempre ottime scuole e colleghi e alunni meravigliosi. Il mondo della scuola ti cambia la vita.

-Come nasce MagiCugini?

Inizialmente, per gioco e per caso. Scrivere un lungo racconto era meno impegnativo di un romanzo giallo. Poi è diventata una mission. Da un singolo racconto, ne sono usciti ben sei. Ogni volume ne racchiude due con oltre 30 illustrazioni a colori. MagiCugini è un gioco di parole poi tra MagiC e Cugini. E di “cuginanza” si parla. I cugini sono stati per tutti i primi veri amici durante l’infanzia e la preadolescenza, ma è un legame che accompagna anche tanti adulti e anziani. Mi piace pensare che i cugini preservino i nostri ricordi negli anni.

-Come mai scegliere di affacciarti al target ragazzi?

Rappresentano il nostro futuro. Abbiamo il dovere di interagire con loro, dando spunti di riflessioni senza forzature. In MagiCugini si affrontano tante tematiche: dal rispetto verso l’ambiente alla valorizzazione del proprio territorio, dalla forza dei legami familiari alle emozioni che si mettono in gioco, dal buon cibo alle scelte della vita… La collana è ispirata ai miei cinque nipoti, che raccontano questi temi attraverso i loro occhi e le loro parole. Mi sembrava giusto rivolgerla a un pubblico di lettori della loro età.

-Un testo ambientato in Puglia: come mai questa scelta?

È più commerciale ambientare un libro in una grande città o in un luogo indefinito che in un piccolo paese. Volevo andare controcorrente e dare valore a Crispiano invece, un paese del nostro Sud, ricco di storia e tradizioni e cibo genuino. Ispirando spero tanti altri autori, come ho scritto anche nei ringraziamenti del primo volume, a lasciare una traccia della bellezza dei loro territori in una vesta fantasiosa e quasi magica. Tutti i paesi hanno un loro fascino. Un libro illustrato per ragazzi potrebbe essere un mezzo per promuovere queste particolari caratteristiche.

-Quali sono state le parti più ostiche in fase di stesura?

L’attenzione verso il valore di ogni singola parola. Le parole hanno un peso, anche e soprattutto in un testo scritto. Ho evitato termini troppo negativi e cercato di adottare un linguaggio semplice ma mai inappropriato. O quantomeno ho tentato di farlo. Dobbiamo essere propositivi e dare speranza e coraggio.

-Quali quelle che ti hanno emozionato di più?

I continui personaggi magici che creavo dal nulla. Una fantasia in crescendo che stupiva anche me pagina dopo pagina. L’ironia che fa da filo conduttore per tutti i racconti e i tantissimi colpi di scena. In particolare e come spesso accade, i cattivi che diventano buoni. Nessuno è realmente cattivo. Deve essere solo ancora compreso per diventare buono.

-Come è stato collaborare con un artista poliedrico come Valerio Manisi?

Valerio è straordinario. Ha dato un contributo importante alla collana, creando dei veri dipinti più che delle illustrazioni a colori. Ha colto i dettagli e le sfumature che volevo rappresentare nelle scene. Ed è un grande professionista. In alcuni momenti mi è stato anche di conforto durante i dubbi e le difficoltà. Poliedrico, sì. Ha talento in più campi, non ultimo la stessa scrittura. Il suo ultimo libro sta spopolando.

-Come è cambiato il Giorgio Rossano scrittore da questa pubblicazione ad oggi?

Pubblicare un libro non è la meta ma il punto di partenza. Ci sono tante presentazioni da organizzare, parallelamente ai tanti impegni quotidiani. Continuo a incasellare date già nel 2023 e ancor prima dell’uscita del secondo volume prevista per l’estate. Devo ringraziare la Delta3 edizioni che mi dato fiducia in questo progetto e i tanti lettori che ne stanno apprezzando il valore. MagiCugini non è un semplice libro per ragazzi. C’è tanto altro: amore per la propria terra, l’illusione che i giovani siano la chiave per creare un futuro migliore e a noi il compito di ricordar loro quali sono le nostre origini… A volte, mi chiedo se sia valsa la pena tornare a pubblicare in un momento storico dove ci sono più scrittori che lettori e gli stessi lettori sono disorientati spesso da un eccessivo marketing editoriale che fanno diventare di nicchia i romanzi di spessore culturale, ma avevo qualcosa da raccontare. Qualcosa che non era stato ancora raccontato. È questo che dovrebbe fare uno scrittore oggi: cercare di essere originale. E con la collana dei MagiCugini credo di esserci riuscito.

-Quali obiettivi ti poni nel breve e nel medio termine?

La collana MagiCugini è composta da tre volumi. Pubblicarla tutta in primis. Terminare gli studi universitari. Non so a quale laurea mi fermerò, ma un giorno dovrò pur “smettere” di studiare. Continuare a insegnare fino ad arrivare alla pensione. Pubblicare una collana composta da una decina e più di gialli. Godermi un po’ la vita. Viaggiare un po’ e cercare di realizzare gli ultimi sogni nel cassetto. Ognuno di noi dovrebbe, a un certo punto della vita, decidersi a rincorrere la propria felicità.

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Redazione