Medici per l’Ambiente: rischio radionuclidi nei rifiuti da Tunisia

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di Marcello D’Ambrosio

La caratterizzazione dei rifiuti provenienti dalla Tunisia e destinati a Persano avvenga nel porto di Salerno, dove attualmente sono allocati: a chiederlo è l’associazione italiana “Medici per l’ambiente”, specializzata nella tematica correlazione tra salute e ambiente. L’ipotesi dell’associazione è che i rifiuti possano contenere radionuclidi da farmaci o rifiuti Ospedalieri. “La caratterizzazione dei rifiuti provenienti dalla Tunisia – si legge in una nota dell’associazione – va assolutamente prevista come da Legislazione corrente , quanto prima, soprattutto prima di un eventuale stoccaggio soprattutto in territori che hanno già un alto impatto ambientale. Noi di ISDECampania e ISDE Salerno, facenti parte della società scientifica ISDE leader in Italia per la tematica Correlazione Salute & Ambiente, sospettiamo la presenza all’ interno dei container di rifiuti contenenti radionuclidi da Farmaci e/o Rifiuti Ospedalieri soprattutto perchè in Campania non vi sono impianti per trattare i rifiuti Ospedalieri contenenti sostanze radioattive e spesso sono stati trovati tali rifiuti altamente pericolosi all’ interno di sversamenti illegali di rifiuti comuni. La metodica con cui è possibile rilevare tali inquinanti è semplice, poco costosa e con una procedura rapida essendoci rilevatori mobili in grado di rilevare la presenza di radionuclidi. Per questo chiediamo che: le istituzioni preposte procedano ad una immediata caratterizzazione dei rifiuti in oggetto attualmente allocati al porto di Salerno; che venga autorizzato dalla Procura competente una rilevazione immediata di presenza di Radionuclidi che sottengono ad una quota di radioattività; che la Regione Campania agisca tempestivamente, come nei suoi compiti, a tutelare la Salute dei cittadini; che si possa prevedere a breve a realizzare un Impianto speciale per i Rifiuti Ospedalieri , prevedendo intanto intensi controlli specifici. In tal modo tale azione apporterà una virtuosa prevenzione di smaltimento illegale degli stessi rifiuti”.

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