PONTECAGNANO FAIANO, IDEE ED OBIETTIVI DI MOVIMENTO DEMOCRATICO: “UN GRANDE PROGETTO CIVICO”

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Moderati, liberali e riformisti insieme per un grande progetto civico. E’ questo l’obiettivo di Movimento Democratico, formazione politica di recente costituzione a Pontecagnano Faiano, ma con radici lontane e ben definite che sono divenute fulcro di un dibattito molto sentito negli ultimi anni. L’iniziativa, infatti, mette insieme le esperienze di Movimento Popolare e Centro Democratico, formazioni civiche, già in campo alle scorse amministrative nel comune picentino, coordinate, rispettivamente, da due amministratori di lungo corso, Marcello Ferro e Vincenzo Germano. Un vero e proprio laboratorio di proposte, confronto e condivisione che muove dall’esigenza di ripartire unendo un’aria politica ampiamente rappresentativa del Paese e del territorio di riferimento. Un’esigenza che assume un rilievo ancora maggiore in un momento storico caratterizzato da un’emergenza sanitaria con pesanti ripercussioni sul tessuto socio-economico delle comunità locali che richiede compartecipazione e corresponsabilità.

Movimento Democratico ha già avviato una prima fase di consultazione interna per fissare i propri quadri dirigenti che definiranno le linee guida per consolidare la rinnovata proposta politica. Attenzione puntata, in particolare, alla riqualificazione e pianificazione territoriale, nuove politiche sociali e del lavoro, salvaguardia ambientale, orientamento e sostegno ai giovani, pari opportunità, valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico e culturale. Dalla sede del movimento in piazza Garibaldi a Faiano, base di partenza di un progetto che tende ad espandersi, è, dunque, emerso l’impegno di avviare una nuova fase politica fortemente incentrata al dialogo e tesa a favorire una sintesi programmatica con il contributo attivo della società civile, di singoli cittadini, imprenditori, rappresentanti di categoria, associazioni, partiti.

Una sintesi che funge anche da argine ad ogni radicalizzazione del dibattito politico e alla mera contrapposizione tra leadership e correnti. L’idea è, infatti, di costituire un tavolo di confronto permanente e aperto a tutti, quale riferimento autentico, chiaro e concreto per scelte strategiche, presenti e future, nell’interesse della comunità e di ogni settore. Tale finalità, nel superare vecchie logiche legate esclusivamente a sigle, nostalgie, frammentazioni, personalismi e ricerca spasmodica del consenso individuale, diviene, senza ombra di dubbio, un’evoluzione del dibattito e una base da cui ripartire.

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