«Potenziare la Polizia Municipale». «C’è un problema sicurezza in città»

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Il consigliere comunale del gruppo ‘Oltre’: «Bandire un concorso nella Polizia Municipale per fare nuove assunzioni, potenziare pubblica illuminazione, ormai carente, e videosorveglianza»

“Il mio sogno? Un concorso nella polizia municipale”. E’ alle carenze gestionali del corpo dei vigili urbani che il consigliere comunale del gruppo Oltre Donato Pessolano attribuisce la causa di episodi sempre più frequenti di micro-criminalità in città, l’ultimo dei quali ha visto tristemente protagonista la gelateria “Giallo Limone”, sita in via Papio, a due passi dal corso Vittorio Emanuele. Il ruolo dei vigili urbani, che pure svolgono il loro lavoro in modo impeccabile, secondo Pessolano, non può essere subordinato a una gestione poco attenta, all’assenza di turnazioni notturne, alla carenza di turnover che va inevitabilmente a ripercuotersi sull’efficacia dell’azione della Polizia Municipale, con le forze dell’Ordine costrette a presidiare il territorio e ad agire anche al di là delle proprie competenze specifiche.

Consigliere Pessolano, da rappresentante delle forze dell’Ordine come commenta i recenti episodi di furti e, più in generale, di microcriminalità verificatisi recentemente in città?

“Su questo tema abbiamo dibattuto tanto nelle commissioni, anche in quella mobilità. Purtroppo le forze dell’ordine hanno bisogno di un coordinamento che possa essere portato a termine con l’ausilio della Polizia Municipale che a Salerno, non per colpa dei componenti ma di chi gestisce è approssimativa ed inesistente. Mancano molti uomini e siamo onestamente in difficoltà”.

Quali sono a suo parere le principali carenze riscontrate?

“Gli uomini della Polizia municipale si impegnano a più non posso, ma non esiste un turno notturno. Se le forze dell’ordine devono andare su di un incidente stradale, è chiaro che buona parte della città resta scoperta. Se avessimo la Polizia Municipale operativa per le sue competenze, le forze dell’Ordine potrebbero occuparsi ancor meglio della sicurezza della città. Il turnover ha comunque condizionato anche l’operato delle stesse forze dell’Ordine che rispetto agli anni passati hanno meno possibilità operative rispetto a prima. Ma a Salerno le forze dell’ordine fanno assolutamente il proprio dovere: non è però possibile gestire la sicurezza esclusivamente con il loro contributo”.

La scarsità di uomini e mezzi, però, non è l’unico elemento che va a sfavore della sicurezza urbana.

“La pubblica illuminazione fatiscente è ad esempio un elemento che va ad inficiare la sicurezza generale della città perchè incide su quella che è la cosiddetta sicurezza percepita. Ultimamente a Salerno siamo in una situazione di scarsità totale dell’illuminazione, anche nel centro storico: siamo tornati indietro ai primi anni ’90. Altro aspetto a mio parere prioritario, che va considerato, è quello della videosorveglianza: Salerno dovrebbe essere retta da una rete di telecamere che siano collegate con le centrali operative delle forze dell’Ordine per avere un riscontro immediato, e non postumo, di quello che accade in città. Andrebbero, nella migliore delle ipotesi, addirittura direttamente collegate con le volanti che, in alcuni casi, potrebbero essere dotate di dispositivi per visionare le riprese e consentire un tempestivo intervento sul posto”.

Quale ritiene debba essere la priorità della prossima amministrazione su questo tema?

“Il mio sogno da consigliere comunale per il prossimo mandato è quello di bandire un concorso per la polizia municipale, per l’assunzione di nuove unità al suo interno. Altrimenti tra due anni, se oggi mancano centocinquanta vigili, ne mancheranno all’appello trecento, con tutto ciò che di negativo ne consegue”.

Sembra esserci un po’ di stallo intorno alla definizione del candidato sindaco per le prossime elezioni comunali, dopo una fase di grande fermento.

“Stiamo lavorando, insieme a tutti i componenti del gruppo Oltre di cui faccio parte, per far sì che possa sfociare un profilo idoneo che possa essere il più idoneo ed unitario possibile rispetto ad una candidatura condivisibile”.

Quali potranno essere le alleanze possibili, anche alla luce dei recenti sviluppi?

“Noi di Oltre siamo aperti ad ogni ragionamento che possa essere il più largo possibile. Partiamo dal civismo, non possiamo più preoccuparci di distinguere la destra dalla sinistra. Penso che le teorie ideologiche siano legate ormai ai decenni scorsi, dovremmo essere più aperti anche agli scenari nazionali. L’ideale per essere competitivi è quello di puntare al centro, attingendo anche ad un elettorato di sinistra, e coinvolgendo una destra moderata e civica, penso a Forza Italia, all’Udc e a Cambiamo”.

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