Primarie PD, Bonaccini a Salerno: partito pluralista, sul futuro di De Luca saranno i campani a decidere

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“Terzo mandato per De Luca? Saranno i cittadini campani a scegliere”. È uno Stefano Bonaccini che già intravede la guida del Pd quello che è intervenuto a Salerno, questa sera, in occasione dell’iniziativa pubblica in vista del Congresso dem organizzato presso il centro sociale di Pastena. Un incontro nel quale l’aspirante segretario dem ha individuato le principali linee programmatiche della “sua” visione di partito. Il Pd di Bonaccini sarà centrato – assicura – su pluralismo, intravedendo la capacità di riportare su scala nazionale quel “campo largo” che va dalla sinistra al centro, facendo leva sull’esperienza emiliana. Ma un partito, al tempo stesso, anche capace di non perdere di vista le sue radici di sinistra (“Nella mia famiglia erano comunisti, il mio riferimento è sempre stato Enrico Berlinguer e non me ne vergogno”). Quanto basta per scaldare la folla di militanti presenti in sala, oltre a tanti simpatizzanti “mobilitati” dalla dirigenza a non mancare, nonostante la pioggia ed il freddo pungente, ad un appuntamento che in casa dem vedono come l’inizio della rinascita. Lo stesso candidato alla segreteria ci ha tenuto a sottolinearlo: “Sarà una traversata nel deserto – ha commentato Bonaccini – Ma la prossima volta torneremo al governo vincendo le elezioni”. Consultazioni, quelle politiche d’autunno, vinte da Giorgia Meloni, all’epoca unico vero leader di opposizione coerente con le sue idee per tutta la legislatura. E proprio di coerenza nelle sue posizioni Bonaccini crede che il Pd abbia bisogno nel contrastare fermamente l’azione di un governo, quello di centrodestra, che secondo il presidente della Regione Emilia Romagna ha sbagliato i suoi primi passi: “La bozza Calderoli – ha commentato Bonaccini senza mezzi termini – va ritirata”. E il riferimento non poteva mancare all’autonomia differenziata che tanto ha scosso il dibattito politico e che è stata un cavallo di battaglia della crociata anti-leghista del governatore De Luca: “Può essere un’opportunità – ha concluso Bonaccini – Se si definiscono i livelli essenziali delle prestazioni”.

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