Pugliano, sindaco imputato per falso in bilancio: “Progetto Comune” parte civile

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di Marcello D’Ambrosio

È stata accolta dal giudice Valiante la richiesta di costituzione di parte civile del gruppo consiliare di opposizione “Progetto Comune” nell’ambito del processo per “falso in bilancio” che vede imputati, tra gli altri, il sindaco di Montecorvino Pugliano Chiola e il vicesindaco Buonomo. Lo si apprende da una nota del gruppo guidato dall’ex sindaco Domenico Di Giorgio e composto da Renato Stabile, Antonio Pagano, Silvana Nardiello e Francesca Sproviero. “Con il provvedimento di oggi del Giudice Valiante del Tribunale Penale di Salerno – si legge nella nota – nell’ambito del processo per “Falso in Bilancio” ed altri reati gravi contro la pubblica amministrazione in cui si sono trovati imputati esponenti di primo piano dell’attuale amministrazione, dal Sindaco Chiola al suo Vice Buonomo, si confermano le richieste formulate al PM dal Gruppo Consiliare di “Progetto Comune”. Questa decisione sancisce l’ammissione della costituzione di parte civile dell’intero gruppo Consiliare di minoranza di “Progetto Comune”, rappresentato nell’udienza dall’Avv.Damiano Cardiello, provvedimento giunto dopo aver assistito nei mesi scorsi ad un vergognoso siparietto sulla notifica del procedimento all’Ente per la decisione, conclusosi con la rinuncia della maggioranza a far costituire l’Ente nel procedimento avviato. Rimaniamo ancora e senza dubbio garantisti, e rispettosi delle Istituzioni, ricordando che nei giorni immediatamente successivi alla formalizzazione agli interessati dell’avvio del processo, avevamo invitato pubblicamente gli stessi almeno a sospendersi dalla propria funzione, fino a quando il procedimento avviato non avesse accertato le relative responsabilità, il tutto a garanzia dell’Ente, del funzionamento corretto dei suoi Organi e della Comunità tutta. Ma a quanto pare siamo rimasti totalmente inascoltati, anzi per alcuni versi anche derisi, vista poi la decisione assunta dalla maggioranza di non voler far costituire il Comune, è stato necessario un provvedimento del Giudice penale per garantire la rappresentanza della Comunità attraverso la costituzione del nostro gruppo Consiliare. La “deriva” morale, politica ed amministrativa in cui è precipitato il nostro territorio, non ha eguali nella storia del nostro Comune, e quanto sta avvenendo ne è la più triste rappresentazione, un periodo questo contrassegnato, dall’incompetenza, dall’arroganza, dalla “menzogna” propinata quotidianamente, dalla “mala gestio”, dal susseguirsi contiunuo di inchieste giudiziarie già sfociate in procedimenti attualmente in corso, ed altre che ancora stanno per arrivare, il peggio che questo territorio potesse mai meritarsi. Ed a quanto pare, non sembrano che le sorprese finiscano qui, della serie “non c’è mai peggio”.

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