“Re Pino” affonda Bonavitacola; l’impero Delukistan verso la fine

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Non è un titolo di una nuova serie TV, anche se molti l’hanno definita una favola a lieto fine, ma è accaduto davvero. “L’uomo venuto da fuori” o “lo sconosciuto” come simpaticamente era stato definito dai suoi avversari, Giuseppe Bicchielli, per gli amici Pino, è riuscito in un’impresa fallita da altri in precedenza, ovvero, supportato dall’armata di centro destra, ha sconfitto l’impero deluchiano, o il “Delukistan” (nome coniato da “I figli delle Chiancarelle”), a Salerno ed in Campania. Una vittoria che ha un valore ancora più importante se si pensa che è avvenuta in uno scontro diretto con l’attuale vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola nel collegio uninominale Campania 2 per la Camera. Sono 65.643 i voti di Bicchielli contro i 47.854 avuti dal candidato del PD; circa 18 mila preferenze di distacco e quindi quasi 10 punti percentuale di differenza (36,25 % – 26,43 %) e tra l’altro il buon Bonavitacola ha anche rischiato il secondo posto, visto che Giuseppe Benevento del Movimento Cinque Stelle è terzo per poco meno di 3000 voti, l’1,68%. Un crollo verticale della sinistra salernitana che tra l’altro ha visto anche la sconfitta di nomi illustri come Luca Cascone e Gianfranco Valiante. C’è anche da dire che Pino Bicchielli non nasce dal nulla come vorrebbero far credere gli sconfitti; indubbiamente non era molto noto sulle pagine politiche locali ma parliamo di un salernitano che fa politica da una vita, sull’asse Salerno – Roma e che nelle ultime politiche fu candidato nelle liste dell’UDC. Originario di Salerno, si è poi trasferito poi a Roma dove è diventato dirigente d’azienda e persona di spicco molto considerato da Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria ed ex europarlamentare di Forza Italia. Non ha mai abbandonato Salerno e quando gli hanno proposto questa candidatura non ha esitato ed è stato accolto a braccia aperte dai suoi concittadini che subito gli hanno dato fiducia e che hanno visto in lui l’uomo in grado di poter avviare un grosso cambiamento anche in città, una città ormai sull’orlo di un fallimento amministrativo, spenta, degradata e “violentata” da ormai 30 anni. Nelle sue parole di ringraziamento all’indomani della vittoria si intravede la voglia di ricostruire, di cambiare, e magari cominciando proprio dalla sua Salerno: “Grazie per questo incredibile risultato, sono contento della vittoria. Grazie a tutti gli elettori, a tutte le cittadine e i cittadini che hanno deciso di cambiare passo, che hanno, finalmente, scelto per il cambiamento.”

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