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Riforma Brunetta, Mari e Gigantino (Si): “L’Accesso per titoli esclude i giovani e non mette tutti sullo stesso piano”

di Enrico Marotta

Saranno cinquecentomila i posti nella pubblica amministrazione i prossimi anni e per velocizzare i tempi di assunzione, il Decreto Legge c.d. Brunetta, n.44 dell’1 aprile 2021 vuole di fatto modificare l’impianto normativo relativo ai meccanismi di assunzione che prevede oggi una prova preselettiva aperta a tutti per poi accedere alle prove scritte e all’orale. Non sarà più così se il decreto fosse convertito in legge nel medesimo contenuto. Già oggi a decreto vigente, le amministrazioni pubbliche a norma dell’articolo 10 del DL, sono obbligate ad eliminare la prova preselettiva ed introdurre l’accesso “per titoli” che seleziona i candidati “a monte”, conferendo elevati punteggi in base agli anni di esperienza professionale e ai titoli di studio. Una selezione dei candidati a monte che di fatto sbarrerà l’accesso al concorso a migliaia di giovani che in questi anni si sono formati, investendo tempo e fatica, per arrivare preparati all’accesso e raggiungere l’agognato posto di lavoro nella p.a. Uno sbarramento ingiusto a detta di molti esperti ed osservatori e ben lontano dalla normativa europea che sui concorsi pubblici prevede un accesso aperto a tutti, una preselettiva a risposta multipla e lascia ai titoli un peso, in termini di punteggio, residuale e marginale rispetto alla selezione concorsuale complessiva. Lo chiediamo ai due coordinatori provinciali di Sinistra Italiana Salerno, Franco Mari e Rosita Gigantino. Qual è la posizione di Sinistra Italiana Salerno?

Franco Mari: «Qui come a livello nazionale Sinistra Italiana è fortemente critica nei confronti della “riforma Brunetta”. Le motivazioni possono comprenderle tutti, ma in particolare i giovani che sono al termine del loro percorso di studi e non hanno sicuramente i titoli per concorrere alla pari, come sarebbe giusto, nelle procedure concorsuali per accedere al lavoro nella pubblica amministrazione. È evidente che questa impostazione dà una ulteriore spinta a quanti hanno avuto la possibilità di accumulare master e titoli. In alcuni casi ciò coincide con effettive competenze, ma non sempre è vero: le prove selettive dei concorsi dovrebbero servire proprio ad accertare questo»

Rosita Gigantino: «L’art. 10, comma D.l. n. 44/2021 non si può definire “lo sblocco dei concorsi che semplifica”, ma, anzi, a queste condizioni sarà un girone dell’Inferno o una Torre di Babele, perché le amministrazioni locali potranno stabilire criteri diversi e titoli per ogni concorso ai fini dell’accesso alle prove. Pazzesco! Arriveranno migliaia di ricorsi. L’altro aspetto che bisogna sottolineare è che la formazione professionale, in Italia, troppo spesso è diventata “carta” da comprare in cambio di soldi e sinonimo di scarsa preparazione. Questo provvedimento di fatto non semplifica ma favorisce chi ha avuto maggior possibilità economiche e gli enti privati»

 Sinistra Italiana ha colto molte criticità nella riforma Brunetta. Quali saranno le mosse parlamentari per scongiurare questa riforma che ha messo in allarme milioni di giovani concorsisti potenzialmente esclusi?

F.Mari e R.Gigantino: «Sinistra Italiana presenterà emendamenti al testo e continuerà sia al Senato che alla Camera a cercare sostegno anche in altre forze politiche per non far approvare l’art.10».

 Imbarazzante il silenzio del PD e di altre forze del Csx sia a livello locale che a livello nazionale. Sembra che la compagine deluchiana in Campania sia favorevole al D.L. Brunetta. Una riforma epocale che in fatto e in diritto trasforma il Concorso Pubblico. Una riforma che sta passando un po’ in sordina nell’opinione pubblica nazionale. F.Mari:«Diciamo che non poteva essere altrimenti, d’altra parte proprio in questa regione De Luca e il PD hanno già ampiamente sperimentato percorso anomali per l’accesso alla pubblica amministrazione attraverso percorsi formativi che, a nostro avviso, già in quel caso violavano palesemente i vincoli previsti dalle nostre leggi e dalla normativa europea. In questa battaglia, però, siamo in ottima compagnia, basta dare un’occhiata al Vademecum prodotto dal “Forum Diseguaglianze e Diversità”su come assumere presto e bene nelle amministrazioni pubbliche. Ne consigliamo la lettura anche al PD».

R.Gigantino: «Si prevede la perdita di circa un milione di posti di lavoro, giovani e donne saranno le categorie più colpite. Siamo consapevoli di poterli assorbire con l’assunzione nella PA.  Sbloccare i concorsi pubblici è un’occasione da non perdere per il Mezzogiorno, laddove i giovani sono sovente obbligati a lavorare in maniera saltuaria, a nero, oppure ad emigrare al Nord o all’estero lasciando Salerno per sempre. La classe politica che rappresenta il governo della regione e della nostra provincia ha perso ancora una volta un’occasione per fare e dire qualcosa, non dico neanche di sinistra, ma di semplicemente giusto».

In ultimo. Quali saranno le iniziative di Sinistra Italiana a Salerno e provincia in favore dei giovani potenzialmente esclusi dalla Riforma? Vi intesterete questa battaglia?

F.Mari e R.Gigantino: «Innanzitutto daremo la massima diffusione alle interrogazioni dei nostri parlamentari e poi proveremo, sulla scorta della campagna di ascolto avviata da Nicola Fratoianni, a sostenere i tanti che cercano informazioni, consulenza e rappresentanza, in modo trasversale, anche nei gruppi social per i numerosi concorsi bloccati».

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Redazione