Roberto Celano: “Ripartiamo dai territori e da chi ha i voti”

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“Rispettiamo le scelte di tutti, anche di chi è andato via, pur non condividendole”. Roberto Celano sorvola diplomaticamente l’addio dell’ala carfagnana di Forza Italia e prova contestualmente, a guardare avanti in vista della prossima tornata elettorale. L’ottimismo tra gli azzurri, almeno apparentemente, regna sovrano: con il restyling del partito, la nomina di Fulvio Martusciello a coordinatore regionale e l’avvio dei lavori del coordinamento elettorale in Provincia di Salerno, si scaldano i motori per la prossima competizione. Si attende ancora, al momento, per l’ufficializzazione della ripartizione dei collegi uninominali tra le forze politiche del centrodestra, con il consigliere comunale di Fi che punta all’uninominale di Salerno. “Ma – aggiunge – sono a disposizione del partito qualsiasi debba essere il mio impegno”. 

Consigliere Celano, l’addio di Mara Carfagna e dei suoi fedelissimi ha destabilizzato, in un primo momento, Forza Italia. Tempo pochi giorni, però, e il coordinamento del partito ha provato a reagire allo scossone, individuando coloro che dovranno guidare gli azzurri alla prossima tornata elettorale. Quali saranno, a suo parere, gli effetti di questo forte cambiamento di organigramma a livello territoriale? 

“Rispettiamo le scelte di tutti, pur non condividendole. Rimaniamo coerenti con i nostri valori ed i nostri principi: restiamo nel centrodestra, non mi sembra ci sia stata una destabilizzazione del partito. Anzi, nella prima riunione si è respirata un’area di assoluto entusiasmo. Si riparte dai territori, dagli eletti, da chi ha i voti. Spero si possano premiare i meriti di chi ha contribuito alla crescita di Forza Italia e del centrodestra in generale”.

Una mutazione, quella subita da Forza Italia, che si è tradotta anche a livello regionale, con la nomina di Fulvio Martusciello a coordinatore: nasce un nuovo rapporto del coordinamento con Salerno?

“Martusciello è certamente un uomo di azione e di territorio, che fa politica 24 ore su 24, è ciò che ci voleva dopo il lavoro di De Siano che ha ottenuto importanti risultati sul territorio regionale. Continueremo a contribuire alla crescita di Forza Italia, e sono convinto che la gente darà un contributo importante alla vittoria di Fi e del centrodestra”. 

Lo spostamento verso destra del partito sarà inquadrato negativamente dai suoi elettori o, invece, una maggiore vicinanza ai partiti sovranisti ed alle loro istanze potrà essere visto come un volano di sviluppo, innanzitutto in termini di consensi e concretezza delle azioni esercitate a livello politico?      

“Forza Italia è da sempre la parte integrante ed anzi indispensabile del centrodestra. Chi milita in Forza Italia vuole stare in un partito moderato, ma con valori ed ideali ancorati al centrodestra. Siamo distinti da Fdi e Lega, ma orgogliosamente alleati e senza alcun imbarazzo: abbiamo dato vita, insieme a loro, ai migliori governi che abbia avuto il paese negli ultimi venti anni. Il centrodestra, tra l’altro, sempre in coalizione, guida – e bene – alcune importanti regioni insieme ai nostri alleati”.

Come procede la collaborazione con gli alleati del centrodestra in vista della ripartizione dei collegi uninominali? Un suo impegno in prima persona è possibile? Se sì, in quale collegio? 

“Credo che i partiti di centrodestra collaborino e stiano dando anche a livello nazionale dimostrazione di forte compattezza. La ripartizione dei collegi uninominali sarà attuata, ovviamente, su tavoli diversi da quelli provinciali. Sono sempre a disposizione del partito, che deciderà il mio impegno in questa direzione. Certo, mi farebbe piacere combattere una battaglia diversa da quelle che ho portato avanti finora, in particolare quelle per il consiglio comunale dove sono stato eletto la prima volta ventuno anni fa, con un ruolo che, poi, ho confermato ininterrottamente. Credo di essere il consigliere comunale più longevo che il centrodestra abbia mai avuto in città. Proprio per questo punto di vista credo che vada considerato, come criterio base, quello della territorialità, dunque il mio collegio naturale potrebbe essere quello di Salerno. Tuttavia, mi ritengo a disposizione del partito: sono qui”. 

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