Rousseau dà l’ultimatum al M5S: il 22 aprile chiarezza o divorzio

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di Piergiorgio La Guardia

Poco fa è stato pubblicato un post da Enrica Sabatini, socia di Rousseau, dal netto sapore di ultimatum: se il 22 aprile il M5S non risanerà i crediti che vanta verso Rousseau e non inizierà a definire le nuove linee contrattuali con l’associazione, dando seguito alla votazione estiva, sarà divorzio. Sarà un punto di non ritorno. I crediti che il M5S vanta verso Rousseau riguardano il mancato versamento di 300€ alla piattaforma da parte di diversi parlamentari, come ricordato dalla stessa Enrica Sabatini, che manda anche un avviso velato, ossia che se non si definirà il nuovo rapporto contrattuale con il M5S il progetto proseguirà in altre forme con chi vorrà avvicinarsi, forse si potrebbe supporre ad un eventuale nuovo partito.

Difficile fare pronostici a riguardo, quel che è certo è che se andasse in porto l’operazione con la sigla del contratto la piattaforma verrà ridimensionata, diventando un fornitore di servizi esterno.

Dal nuovo leader ed ex premier Giuseppe Conte ancora non sono arrivate notizie e dichiarazioni nette a riguardo, bisognerà vedere come affronterà questa prima grossa grana per la sua leadership. Si preannunciano 2 settimane di fuoco, in un momento di grandi fermenti, retromarce ed evoluzioni per l’ex movimento dell’uno vale uno.

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