Salerno, l’emergenza mobilità tra disordine e impunità

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di Andrea Pellegrino

I buoni propositi e le chiacchiere ora dovrebbero cessare davanti ad una strage sulle strade e una vera e propria emergenza legata alla viabilità. La missione è ormai fallita. Parlano i numeri, non le considerazioni di carattere politico. Incidenti, morti, feriti ma anche tanto e troppo disordine sulle strade cittadine. Probabilmente la disputa sulle deleghe sulla viabilità o mobilità ha mandato in confusione l’amministrazione comunale e soprattutto l’assessore Claudio Tringali che, fin dall’insediamento della giunta Napoli bis, guida (sotto il profilo politico) il corpo dei vigili urbani. Insomma Tringali, politicamente e naturalmente insieme al primo cittadino, resta il responsabile di ciò che è stato fatto (poco) e di ciò che non è stato fatto (molto) in termini di sicurezza in città. D’altronde anche l’altra delega, quella alla trasparenza, nata all’indomani della bufera giudiziaria a Palazzo di Città (l’inchiesta sul Sistema Salerno) non è che sia stata troppo operativa, eccezion fatta per un piccolo intervento di manutenzione al sito istituzionale dell’Ente. Ma l’emergenza è legata alla viabilità, alla luce degli ultimi e tantissimi incidenti, mortali e gravi. Gli annunci si sono sprecati in queste settimane (zona 30, autovelox) con la stessa ammissione dell’assessore di una ‘città insicura’ che attende soldi per la messa in sicurezza. Che attende soldi, insomma, ma che non taglia gli sprechi e le maxi manifestazioni luminose e non che non attraggono più. Chiariamo: gli automobilisti hanno la colpa principale e sono responsabili del disordine che regna in vaste aree cittadine. Disordine dovuto sicuramente all’impunità e all’assenza anche dei vecchi e buoni vigili che con palette e blocchetto monitorano le strade cittadine. Basterebbero loro, anche visivamente (come avviene in talune zone istituzionali), come deterrente, unito ai provvedimenti che con urgenza dovrebbero essere presi dall’amministrazione comunale. Poi un giro per la città qualche amministratore comunale e soprattutto l’assessore al ramo, potrebbe tentare di farlo ogni tanto. Si accorgerebbero delle lunghe file di auto in doppia e tripla fila, degli indiscriminati carichi e scarichi (Corso Vittorio Emanuele compreso) e della guida spericolata di molti. Tutto questo senza voler considerare la viabilità disastrosa del viadotto e della zona portuale cittadina. C’è molto che non va e il coro di quanti, ad oggi, chiedono le dimissioni di Tringali e una presa di posizione del sindaco Napoli, inesorabilmente aumenta. Tra gli ultimi interventi quello del deputato Pino Bicchielli. Ma mentre l’amministrazione studia, speriamo che la scia di sangue si fermi.

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