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Salva Città, le garanzie del governo: debiti pagati con Irpef e tariffe. Stangata per i salernitani

di Andrea Pellegrino

E’ stretta sul Salva città di Salerno. Arriva l’accordo tra lo Stato e l’amministrazione comunale per il riequilibrio strutturale del bilancio con la sottoscrizione del patto che prevede un apposito cronoprogramma degli interventi predisposto dal governo, con la verifica da parte di un tavolo tecnico istituito presso il ministero dell’Interno.

La bozza dell’accordo è stata già recepita con delibera di giunta e con molta probabilità, ora, dovrà essere recepita anche dal Consiglio comunale. La seduta di fine anno potrebbe esserci tra il 28 e il 29 dicembre e all’ordine del giorno potrebbe finirci anche la bozza dell’accordo da sottoscrivere per tentare di salvare le casse comunali, sempre più vuote e a rischio.

La stretta riguarda soprattutto l’Irpef, che prevede un ulteriore aumento con aliquota 1,1 per cento dal 2024 al 2025 ma con la possibilità – si legge nell’atto – di eventuali altri incrementi, laddove dovesse essere necessario per ripianare i debiti. Aumenti che annualmente dovranno riguardare anche il trasporto scolastico (le cui tariffe sono state già introdotte quest’anno) e gli impianti sportivi. Anche in questo caso la valutazione avverrà anno dopo anno, secondo il piano tecnico sottoposto all’amministrazione. Poi le locazioni che dovranno subire adeguamenti (per quanto riguarda gli immobili comunali) e una diminuzione – con accorpamenti di uffici e servizi – per quanto riguarda spazi fittati dall’amministrazione. Tagli anche al contenzioso, alle spese legali agli indennizzi per sinistri mentre si prevede anche una riduzione delle anticipazioni di tesoreria e dei conseguenti prestiti con il taglio degli interessi passivi.

Ancora, “istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale per passeggero, per gli anni dal 2023 al 2026, nella misura di 1,50 euro per passeggero” e “la valorizzazione delle entrate patrimoniali, attraverso la ricognizione del patrimonio, le attività di alienazione degli immobili e l’incremento delle risorse da concessioni patrimoniali per ciascuna annualità del periodo 2023 – 2035 e l’incremento della riscossione delle proprie entrate”. Al via anche “l’attuazione delle misure di razionalizzazione previste nel piano delle partecipazioni societarie adottato ai sensi dell’articolo 24 del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” con il prosieguo, dunque, della costituzione della nuova holding che accorpi Salerno Mobilità, Solidale e Pulita, senza escludere una possibile privatizzazione, così come è avvenuto per il settore dell’Energia con l’ingresso di Iren. L’amministrazione comunale, secondo l’accordo, dovrà inoltre: «ripianare in 3 anni il disavanzo derivante dalla gestione 2021 ; prevedere ulteriori aumenti dell’addizionale comunale all’Irpef qualora le risorse derivanti dalle alienazioni patrimoniali e dalle altre misure inserite nel cronoprogramma non dovessero realizzarsi nelle quantificazioni previste».

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Andrea Pellegrino