Turismo di prossimità e sicurezza. “Ecco come riscoprirei il territorio”

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L’assessore regionale al turismo Felice Casucci tira già le somme e spiega il progetto regionale: “Ora dobbiamo valorizzare i luoghi belli della nostra regione e difenderli, occorre coscienza civica nuova del turismo verso i nostri territori”

Programmazione, innovazione, turismo smart ma sempre più ricercato, rispettoso dei territori e della bellezza della nostra terra. Nonostante il Covid, anzi, dopo il Covid c’è voglia di tornare a respirare la “vita”. Con l’avvio della campagna di vaccinazione, il settore turistico in ginocchio post-pandemia ha messo nuovamente il piede sull’acceleratore e con il mese di luglio si iniziano a tirare le somme. “Pane e turismo” la Campania. Un territorio che prova a rialzarsi, con ciò che che sa fare meglio. Con il green pass adesso tutto cambia, certamente, la sicurezza e la tutela della salute rimane la chiave per aprire le porte ad una nuova esistenza, quella che verrà segnata sui libri di storia come il “post pandemia”. Felice Casucci, assessore regionale al Turismo e per la semplificazione amministrativa della Regione Campania non ha dubbi e lo sottolinea sulle nostre colonne. Ripartire sì, ma in estrema sicurezza e soprattutto con la giusta programmazione che nei mesi di lockdown è stata puntualmente effettuata, in maniera capillare. La chiave del successo è stata questa: secondo recentissimi studi infatti la Campania è terza nella classifica nelle mete più scelte e ricercate, dopo Sardegna e Puglia. Non è stata esente da cambiamenti, di certo. Ma la bellezza e la meraviglia sono dietro l’angolo, così come la rinascita. Dalla costiera amalfitana a quella cilentana, fino alle isole, i posti inesplorati sono alla portata anche di chi già risiede in Campania, in un percorso dai panorami mozzafiato e passeggiate tra lo stupore e il (sano) divertimento: ed è proprio il turismo di prossimità che adesso sta portato i suoi effetti (positivi) su un’economia locale che sente il bisogno di vedere almeno il “segno pari”. E poi c’è una sfida bellissima che attende Procida, pietanza mediterranea: capitale italiana della cultura 2022.

La lenta ripartenza del turismo ha visto protagonista il nostro territorio. Dopo il Covid e con l’avvio della campagna di vaccinazione, albergatori e ristoratori campani hanno ricominciato a respirare. Qual è oggi la situazione nella nostra regione?

“Il turismo, anche in questa seconda fase di emergenza pandemica, resta il settore trainante per la ripresa economica della Campania. La Giunta De Luca sta promuovendo la Campania facendo sistema rispetto ad una rete territoriale di accoglienza e agendo sugli elementi che qualificano il prodotto turistico. Ora più che mai è necessario mettere in rete i vari turismi che rappresentano la nostra regione. Adesso, attraverso gli indirizzi programmatici del nuovo Piano del Turismo, sarà realmente possibile innovare il comparto, definendo e pianificando progetti condivisi per promuovere l’immagine della Campania sul mercato turistico nazionale e internazionale. Oggi c’è una svolta che farà sentire i suoi effetti già dall’estate in corso con le isole del Golfo Covid Free, il trionfo del riconoscimento di ben 19 bandiere blu per le spiagge campane e la chance di Procida capitale
italiana della Cultura. Ora dobbiamo riscoprire i luoghi belli della Campania e difenderli, occorre una coscienza civica nuova del turismo verso i nostri territori”.

Com’è cambiato il modo di fare turismo con la pandemia? Come sono state affrontate queste nuove modalità in Campania?

“Una sola parola, sicurezza. Oggi chi progetta un viaggio vuole garanzie e la Campania, terza regione italiana preferita come destinazione per chi progetta una vacanza, rappresenta una certezza. La nostra nuova impostazione è basata sulla semplificazione burocratica ed organizzativa e darà quella spinta in più per tutti gli operatori del settore. Anche guardando a modelli europei già consolidati che in un’ottica di sviluppo turistico hanno saputo coniugare e modellare sviluppo urbanistico, mobilità, accessibilità e comunicazione. Sono queste le direttrici che abbiamo seguito per vincere la sfida del nostro turismo, anzi, la sfida dei turismi della nostra Campania. Sono certo che abbiamo tracciato un solco su cui proseguire, sempre pronti a recepire i contributi di chiunque abbia a cuore la valorizzazione dei nostri territori, le aree interne come quelle costiere, e ad accettare la sfida per migliorare le nostre politiche di sviluppo. L’obiettivo è quello di fare della Campania un sistema territoriale completo per la vacanza che, rispetto ad una agguerrita concorrenza, risulti vincente anche negli anni futuri”.

Un turismo di prossimità, alla (ri)scoperta della nostra terra. È stata ed è la chiave fondamentale per aprire le porte ad una nuova vita. La Campania che reagisce viene scelta più dai turisti stranieri o questa “chiave” è stata consegnata anche ai nostri territori?

“La ripartenza di questa stagione è soprattutto incentrata sul turismo di prossimità. L’introduzione del green pass e le nuove regole per gli spostamenti turistici stanno avendo alcuni effetti positivi per le previsioni di vacanza dell’estate 2021. Da una recente indagine che ha svolto Doxa per la Regione Campania emerge che il 45% del campione che ha progettato una vacanza per la prossima estate in Italia, ha eletto la Campania sul podio delle regioni più ambite del nostro Paese. La regione è infatti terza, dopo Sardegna e Puglia, come possibile meta per le prossime vacanze in Italia”.

Se lei fosse un turista e dovesse scegliere una meta per le vacanze nella nostra bellissima Campania, quale sceglierebbe?

“Credo sia difficile, anzi, impossibile scegliere una sola meta. La costa con il suo mare e le aree interne con gli itinerari immersi nel verde, si congiungono attraverso le meraviglie storiche e i sapori e gli odori dell’enogastronomia. Lasciano a me e ai nostri ospiti l’imbarazzo della scelta”.

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