di Sabrina Gambaro
Il 15 marzo l’Italia sui social di riempie di fiocchetti lilla come Giornata dedicata ai Disturbi Alimentari. Nata nel 2012 grazie all’associazione “Mi Nutro di Vita”, oggi continua a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la tematica dei Disturbi del Comportamento Alimentare.
Quando sentiamo le parole “Disturbi Alimentari” la prima immagine che ci viene in mente è quella di una adolescente scheletrica, con gli occhi scavati e lo sguardo vuoto. Ma i DCA non hanno né sesso, né età, né ceto sociale.
In Italia sono 3 milioni le persone che ne soffrono e di queste il 95,9% sono donne mentre 4,1% sono uomini. Spesso i segni non sono neanche visibili sul corpo come nel caso della Bulimia, di cui soffriva anche la reale Lady Diana. Oltre all’Anoressia e alla Bulimia, ce ne sono altri come l’Obesità, il Picacismo, il Binge Eating e così via. Ognuno di essi trasforma il corpo in una prigione la cui ricerca della chiave può durare anche una vita intera, senza mai soluzione.
La difficoltà di questi disturbi è proprio comprendere a pieno l’entità e le conseguenze di queste malattie per aiutare ed aiutarci a chiedere effettivamente aiuto.
In questo senso, la ASL di Salerno con il suo Centro per il Trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione è vicina a tutti i concittadini, dando la possibilità di usufruire gratuitamente dei trattamenti in regime residenziale e semiresidenziale ai residenti campani che chiedono di essere aiutati.