L’asfalto che cancella la storia:” Salviamo l’antico basolato”

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Arcan Salerno contesta le scelte di ripavimentazione in Via Bastioni. Santoro : “Costerebbe meno nel lungo periodo e migliorerebbe il decoro urbano”

Recuperare l’antico basolato senza lasciare che l’asfalto “occupi” in modo inopportuno le strade del centro storico. È la proposta dell’Arcan (Associazione Salerno Cantieri Architettura) che ha obiettato la scelta del comune di adoperare ancora una volta l’asfalto nel rifacimento della pavimentazione di due storiche strade cittadine: via Bastioni e via Sant’Alferio, entrambe ubicate nella zona a nord‐est del centro storico di Salerno, non lontane dal Duomo e dal centro moderno della city. ” È triste notare che anche in vicolo Sant’Alferio, piccola strada di collegamento tra via Bastioni e via San Benedetto, in pieno centro storico ‐ hanno scritto i membri dell’associazione che si occupa di architettura ed urbanistica ‐ si sia deciso di riservare lo stesso trattamento di una strada carrabile qualunque”. Entrambe le stradine, peraltro molto trafficate, sono già pavimentate con l’asfalto da decenni. Eppure, il rifacimento del manto stradale avrebbe potuto rappresentare un’occasione per una riqualificazione seria della zona, già gravata dall’incuria che interessa le due bellezze salernitane intorno alle quali negli ultimi giorni è tornata alta l’attenzione mediatica, ovvero il Monte dei Morti e Largo Plebiscito. Rifare il manto stradale utilizzando l’asfalto, stando a quanto afferma il presidente dell’associazione, l’architetto Giacomo Santoro, è da un lato la modalità più rapida per effettuare i lavori, dall’altro non rappresenterebbe un modo adeguato per preservare la bellezza delle antiche strade che cingono il gioiello medioevale. Ma alla base della levata di scudi social dell’Arcan non è semplicemente la finalità di migliorare il decoro urbano del quartiere, ma anche e soprattutto motivi di economicità. “Recuperare il vecchio basolato ‐ ha infatti commentato Santoro ‐ può rappresentare un modo per ridurre i costi di manutenzione di numerose arterie stradali cittadine nel lungo periodo. Mentre infatti per un fondo stradale in asfalto occorre un intervento manutentivo almeno ogni cinque anni,per il basolato i tempi possono estendersi anche fino a vent’anni”. La sovrapposizione dei basoli con l’asfalto è un fenomeno ricorrente: ad averne sofferto non vi sarebbero state solo le strade circostanti il Duomo ma anche alcune arterie centrali della città.”Fino a qualche decennio fa l’asfalto ricopriva via Mercanti ‐ ha aggiunto Santoro ‐ Oggi è ancora presente a via Roma, ma anche in altre strade importanti come via Sant’Eremita, dove affiora al di sotto dell’attuale manto stradale”.” Il nostro obiettivo ‐ ha concluso ‐ oltre che di presentare autonomamente proposte per il miglioramento del decoro urbano della città, è anche quello di essere vicini ad ogni iniziativa che possa essere di supporto per la valorizzazione del suo patrimonio architettonico”.

Giacomo Santoro

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