Antonio Stornaiuolo ricorda Gianni Rodari

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di Luana Izzo*

Il 2020 è l’anno in cui ricorrono cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, e per chi come me si occupa di pedagogia e teatro non può non dedicargli un pensiero. Pedagogista e scrittore, si è tanto dedicato alla letteratura per l’infanzia, i suoi testi sono stati tradotti in molte lingue, e sembrano essere stati scritti per diventare eterni. Fare teatro attraverso le opere di Rodari è sinonimo di sperimentazione di sé stessi.

È un momento di crescita, in quanto i testi non sono preconfezionati per essere semplicemente narrati, raccontati, o portati in scena, bensì, innescano un meccanismo inevitabile di riflessioni, che spesso coinvolgono il bambino e l’adulto. Egli credeva molto nel teatro e nella sua funzione pedagogica. L’approccio ai suoi testi ha una conseguenza educativa del tutto naturale, in quanto l’uso del gioco veicola e stimola l’apprendimento nella sua fun- zione più spontanea e divertente. Con Rodari si (ri)scopre il piacere della lettura attraverso personaggi fantastici, rivoluzio- nando la letteratura per ragazzi, in un desiderio, per chi legge, di una continua scoperta. Vogliamo parlare della creatività? Rodari la considera fondamentale, non solo per i bambini, ma anche per gli insegnanti e i genitori.

A tal proposito è doveroso ricordare il suo capolavoro pedagogico, un saggio indirizzato non solo ai bambini, ma a tutti coloro che hanno a che fare con i più piccoli: Grammatica della Fantasia; introduzione all’arte di inventare storie. I suoi personaggi evocano un mondo senza guerre e senza ingiustizie, i ragazzi stessi possono (ri)crearli e costruirli. Il suo stile è abbastanza leggero tanto da restare impresso nella mente di un bambino, insegnando loro a padroneggiare parole e linguaggio.

Racconta storie degli ultimi ed emarginati, importante è il concetto di tolleranza. Quest’anno Primomito tiene molto conto del panorama rodariano, perché crediamo sia importante, mai come oggi, rivalutare le tematiche e lo stile semplice, utili all’interiorizzazioni di valori sociali. I bambini hanno voglia di imparare, ma anche di divertirsi. Rodari è un ottimo veicolo di insegnamento-apprendimento. La mia esperienza registica e pedagogica mi ha permesso di sperimentare e valutare l’efficacia dei testi e del registro stilistico. Scrivere con Rodari è una esperienza coinvolgente e molto divertente, in cui la collaborazione di gruppo diventa protagonista, rendendo tutto più semplice e bello, come ad esempio leggere, inventare, recitare. Tutti hanno diritto ad ap- prendere rispettando i tempi individuali, in uno spazio condiviso dove nessuno inventa storie sbagliate, nessuno ha il diritto di puntare il dito, ma il dovere principale è quello di accettare la diversità di pensiero.

La tolleranza e il rispetto devono, assolutamente, essere i valori principali ed è doveroso, per noi adulti, insegnare tali valori ai piccoli. Solo così potremmo considerare il mondo più rispettoso e privo di ingiustizie, che spesso rendono difficile la crescita dei bambini.

*officina teatrale “Primomito”

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