Virtus Arechi, accordo tra società e tesserati: garantite ai cestisti sette mensilità

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Il consiglio federale del 7 maggio traccerà le linee guida in vista del futuro della palla a spicchi

di Matteo Maiorano – Stretta di mano tra dirigenza e cestisti blugranata. La Virtus Arechi manda definitivamente agli archivi la stagione sportiva, chiudendo l’accordo con i propri tesserati in merito agli emolumenti del campionato: agli atleti sarà garantito il 70% dei compensi previsti. Rispettate, dunque, le linee guida della Federazione, che chiedeva il rispetto di almeno sette mensilità. Quest’oggi (siamo tra le vostre mani in data 7 maggio, ndr) il consiglio federale dovrà chiarire alcuni punti. Su tutti, il ritorno al basket giocato: c’è il rischio di dover attendere gennaio 2021 per vedere nuovamente all’opera i nostri amati cestisti. Capitano e artefice del percorso di crescita blugranata, Manuel Diomede, non nasconde un pizzico di rammarico per la cancellazione della stagione. Inevitabile, certo, ma che manda alle ortiche gli investimenti delle società, la crescita esponenziale del club sotto tutti i fattori e che procrastinerà inevitabilmente l’annoso discorso legato alla costruzione di un palazzetto adeguato ad ospitare una società che ambisce al salto di categoria. “Sono rimasto in città con mia moglie in attesa di sviluppi: il mio obiettivo è quello di guadagnare la promozione in A2 con i colori blugranata. Sono felice che la società abbia trovato una soluzione di comune accordo con la rosa sugli stipendi: siamo consapevoli delle difficoltà che stiamo vivendo tutti. Siamo venuti incontro alle esigenze della proprietà rinunciando a tre stipendi, sperando di ripartire più forti di prima”. I mancati ricavi relativi alla stagione in corso saranno una spada di Damocle per le società: “Molti club non saranno in grado di riprendere l’attività. La Virtus Arechi già dallo scorso anno avrebbe avuto la forza di affrontare anche un eventuale ripescaggio in A2, ma resta in piedi il problema del palazzetto. Neanche quest’anno sono partiti i lavori, nonostante il quesito sia stato posto all’attenzione dell’amministrazione sia dalla proprietà che dai tifosi. Renzullo è rimasto solo e abbiamo dovuto accontentarci di quello che offrono le strutture del territorio. Capriglia, ma anche Matierno, non soddisfano i bisogni di una società che guarda ai vertici dello sport nazionale”. L’anno in corso era iniziato sui binari dell’entusiasmo: “La Virtus Arechi ha dichiarato senza mezzi termini che l’obiettivo era la promozione. A febbraio, a seguito della sconfitta contro Palestrina, lo spogliatoio si è compattato e stava ottenendo risultati confortanti, anche perché c’erano ancora gli scontri diretti da giocare in casa. Ai nastri di partenza manterremo intatta la nostra fame di successi”.

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