ALI Salerno su vaccinazione De Luca scrive al presidente della Repubblica

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L’associazione Ali Salerno scrive al presidente della Repubblica, al ministro della Salute e al presidente del Consiglio in riferimento a presunte violazioni da parte del presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca in occasione della sua vaccinazione. Questo il testo della comunicazione firmata dall’avvocato Oreste Agosto di Associazione Liberamente Insieme: “I componenti della scrivente associazione, in qualità di cittadini salernitani, in riferimento alle notizie di stampa e foto apparse sui mezzi di informazione, relativamente alla vaccinazione effettuata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, chiedono i seguenti chiarimenti.I n base alle regole e raccomandazioni emanate in particolare dal Ministero della Salute, in ossequio ai principi costituzionali del diritto alla salute, il programma vaccinale deve essere rispettoso dei principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione e promozione della salute. In particolare, è stato dettato il principio che nella fase iniziale, la disponibilità limitata di vaccini anti Covid-19 impone la definizione delle priorità in modo chiaro e trasparente, tenendo conto delle raccomandazioni internazionali ed europee. Codeste Autorità, fra le altre, hanno stabilito nel piano strategico i seguenti principi: “al fine di sfruttare l’effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le seguenti categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e sociosanitari; residenti e personale dei presidi residenziali per anziani; persone di età avanzata (anziani over 80). A quanto è dato sapere il Presidente della Regione Campania non fa parte di alcuna delle precedenti categorie. Non risulta emanata alcuna norma che consenta di derogare a tale ordine prioritario di vaccinazione. Tali principi di priorità vaccinale sono ribaditi anche dalle raccomandazioni emanate dal Ministro della Salute in data 24 dicembre 2020. A fronte delle limitate dosi di vaccino non si comprende il perché della deroga vaccinale presidenziale. Ora è da chiedersi e tale domanda viene cortesemente rivolta alle Autorità, se con la vaccinazione di un soggetto non incluso nelle categorie prioritarie siano state rispettate le regole e la legge. In particolare se sia stato rispettato il principio di massimizzazione del risultato, con la concentrazione delle risorse parziali sulla protezione dei soggetti più fragili: se il processo vaccinale sia stato rispettato in tutte le sue fasi, previste tassativamente nelle raccomandazioni e nel piano strategico. Ancora, si chiede di conoscere in quale punto vaccinale è stato vaccinato il Presidente De Luca, considerato che la sua residenza è nella città di Salerno, e se dunque sia stato rispettato il principio di prossimità. Ci si chiede se il presidente De Luca abbia prenotato la vaccinazione e la stessa da chi sia stata verificata ed accettata. Ci si chiede di conoscere chi è il personale medico responsabile dell’ambulatorio vaccinale presso il quale il De Luca è stato vaccinato ed in base a quale ordine abbia autorizzato la vaccinazione, in deroga all’ordine di priorità. Ci si chiede chi ha autorizzato il personale vaccinatore ad effettuare la vaccinazione. Occorrerà anche verificare se le dosi vaccinali ricevute dalla Regione Campania siano state correttamente smistate ed utilizzate. Il centro di coordinamento territoriale è competente e responsabile alla programmazione delle sedute vaccinali in base al numero delle persone da vaccinare. Il Ministro della Salute avrà la sensibilità di acquisire tali dati ufficiali, con i relativi documenti, in merito alla vaccinazione del presidente della Regione Campania. Noi cittadini, sempre più vessati dallo stato di emergenza, non possiamo accettare che gli organi istituzionali violino la legge e le regole scritte, ma soprattutto non possiamo tollerare che i soggetti istituzionali che dovrebbero dare un buon esempio, nello svolgimento delle funzioni pubbliche, violino le regole della disciplina e dell’onore, come previsto dalla Costituzione. In vista dell’attuazione del programma vaccinale, in rispetto del principio di uguaglianza di tutti i cittadini italiani, per evitare discriminazioni, chiediamo alle Autorità in indirizzo di affrontare immediatamente la delicata problematica posta dall’esempio campano, per evitare che in futuro vengano penalizzati i più deboli e gli indifesi”.

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