Il derby delle luci di Natale

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di Giovanna Naddeo

«Se Salerno ha le luci, allora noi siamo pronti ad oscurare Salerno. Vogliamo diventare riferimento in Campania per gli eventi natalizi e ci stiamo preparando da luglio». Era il principio del mese di ottobre e Gianluca Festa, primo cittadino di Avellino, lanciò la sua sfida alla vicina Salerno, patria campana delle Luci d’Artista tanto care al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tanto che, proprio l’ex sindaco di Salerno, replicò qualche giorno dopo, in occasione proprio di un incontro con Festa: «Tu devi stare con i piedi per terra. Non devi dire troppe stronzate» – gli disse in dialetto. «Io sono un pacifico guerriero» – aggiunse; un’affermazione alla quale il sindaco irpino replicò con un altrettanto ironico: «E io sono in Festa». In entrambe le città le luci natalizie sono ormai accese e l’ascia di “guerra” è sotterrata.

VINCENZO NAPOLI. «La sfida lanciata da Avellino? Una schermaglia amichevole»

Sindaco, è ufficialmente partita la quattordicesima edizione di “Luci d’Artista”. Quali gli obiettivi?

«Si tratta di un’edizione di transito, dal momento che il prossimo anno molti appuntamenti potrebbero tenersi a Piazza della Libertà. La città resterà sempre sfavillante e piena di attrazioni, ma gli eventi più spettacolari saranno spostati lì. Ci auguriamo un gran successo di pubblico. In questi fine settimana ho girato per la città e sono contento di aver raccolto riscontri molto positivi dai nostri visitatori».

Traffico e viabilità, quali le misure adottate per far fronte all’ondata di turisti?

«Con gli anni abbiamo maturato un know how che ci consente di mettere a punto un piano logistico non male. Strumenti e personale ci sono. Dalla settimana prossima vedremo ulteriori miglioramenti. Navette, metro e prolungamento delle corse dei treni fino a tarda notte ne sono un esempio».

Avellino ha lanciato il guanto di sfida in tema di luminarie. Come replica Salerno?

«Un’iniziativa pittoresca, goliardica. Non ci poniamo in contrapposizione, anzi massima collaborazione da parte nostra. Saremo felici se l’edizione avellinese andrà bene. Per il momento non abbiamo avuto alcun contatto con la città o i suoi amministratori. Insomma, una schermaglia amichevole».

Un’ultima domanda, la sua attrazione preferita qui a Luci d’Artista?

«La nostra manifestazione vanta un calendario di appuntamenti collaterali non indifferente, come le mostre culturali, l’arte presepiale, i cori, l’opera e tanto altro. Trattasi di iniziative culturali che arricchiscono notevolmente il paniere delle Luci. Il 28 dicembre, inoltre, verrà messa in scena “La Bohème” di Puccini al Teatro Verdi, opera che adoro. Detto ciò, trovo bellissime le Luci della Villa Comunale (un autentico mondo fiabesco in grado di regalare emozioni indimenticabili ai bambini) così come le installazioni luminose nelle altre zone della città. E’ tutto molto bello».

 
GIANLUCA FESTA. «Oscureremo Salerno? Per stuzzicare la competizione»

Sindaco, dal primo dicembre al via la prima edizione di una kermesse natalizia tutta avellinese. Quali gli obiettivi?

«Tra qualche giorno presenteremo il calendario ufficiale di tutti gli appuntamenti, quindi per il momento non posso svelarle nulla. Sarà un Natale ricco di iniziative in punti strategici della nostra città, con l’obiettivo di coinvolgere prima di tutto i nostri bambini. La fiaba del Natale donerà loro tante emozioni e coinvolgerà le loro famiglie. Puntiamo ad attrarre visitatori di città e provincia, meglio ancora se oltre i confini del nostro capoluogo».

Avellino ha lanciato la sfida a Salerno. Luci d’Artista è un’avversaria con quattordici anni d’esperienza. Gioco azzardato?

«Citando me stesso, “Oscureremo Salerno” non aveva alcun intento provocatorio, tutt’altro. Un gioco amichevole tra città avversarie già da lungo corso (non solo calcisticamente parlando) per stuzzicare una maggior competizione. Chissà, magari riusciremo davvero a oscurare le celebri installazioni luminose salernitane “strappando” qualche turista in più».

Quale potrebbe essere il quid pluris della sua città?

«Senza alcun dubbio la morfologia del territorio irpino, che ben si presta a rievocare le immagini della Natività e dell’atmosfera natalizia. Vi aspettiamo».

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