Il futsal esce ridimensionato “Ma l’Alma tornerà a giocare”

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di Matteo Maiorano – L’Alma Salerno non si ferma. I Granata, in rampa di lancio verso la salvezza prima dello stop causato dal Covid 19, guardano al futuro con ambizione. Il futsal sta lentamente provando a venire fuori dai problemi che arricchiscono l’ormai sempre più fitta agenda federale, mentre le società provano a delineare i contorni di un futuro quanto mai incerto. Il direttore generale dell’Alma Salerno Antonio Peluso traccia un primo bilancio della nuova programmazione: “Gestire un club di calcio a 5 era già difficile prima, figuriamoci nel mezzo di una pandemia. Diverse società hanno abbandonato l’idea di tornare a giocare in futuro: parliamo di squadre che hanno fatto la storia di questo sport. La speranza è che il movimento regga l’urto”. Tra sponsor che latitano e scadenze all’orizzonte, sarà impresa ardua dirigere i lavori: “Avremo sicuramente un calo del numero di partecipanti. Le società pagano spese ingenti per iscrizioni e fideiussioni, diventano uscite poco sostenibili”. La speranza è quella di seguire la linea di altre federazioni. Una tra tante è il basket: Petrucci ha da tempo annunciato importanti sgravi fiscali per i club: “Speriamo di seguire l’esempio della palla a spicchi, bisogna essere flessibili e venire incontro a esigenze comuni”. Peluso sottolinea però che il club non si tirerà indietro: “L’Alma sarà certamente ai nastri di partenza della prossima serie B. Puntiamo a confermare buona parte dell’organico, puntellando la rosa con calcettisti del territorio campano. In panchina Nando Mainenti è la nostra prima scelta: l’ultima parola spetterà a lui”. Capitolo impianti: l’ideale sarebbe ottenere la gestione del PalaTulimieri: “La richiesta parte da un concetto semplice: di per sé la struttura è in perdita, la gestione permetterebbe a tante realtà di poter lavorare in maniera diversa. Sono discorsi ormai datati, qualcuno dirà che non è il momento giusto per discutere di futuro: ritengo invece che mai come ora lo sport a Salerno abbia bisogno di una riforma”.

211: il numero delle squadre che partecipano ai campionati di serie A1, A2 e B del calcio a 5

800.000 euro: la cifra complessiva che pagano le società di B per ottemperare al pagamento delle iscrizioni

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