Jomi, quarta Supercoppa

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di Matteo Maiorano

Un altro hurrà per la pallamano locale. La Jomi Salerno ha alzato al cielo la supercoppa nazionale, trofeo messo in palio annualmente tra la formazione vincitrice dello scudetto e la squadra trionfatrice dell’ultima edizione della coppa nazionale. Per Mario Pisapia, patron alla guida della squadra di pallamano femminile dal 2006, si tratta del quarto successo nella competizione in questione.
Presidente, la supercoppa è l’ennesimo successo della sua gestione….
«Abbiamo affrontato l’Oderzo in gara secca trionfando dopo una gara sempre in equilibrio. La sfida è stata difficile, soffriamo spesso il loro modo di giocare. Il primo tempo si è concluso con la Jomi in vantaggio di una sola marcatura, ma il risultato finale, 25-20, ha premiato i nostri sforzi per raggiungere il traguardo. E’ il nostro quarto titolo, che rende onore ad una delle società più blasonate di questa disciplina. L’Oderzo è una delle squadra che meglio conosciamo, avendo affrontato il team diverse volte anche in campionato. Difatti, per la stagione corrente saranno una delle principali antagoniste, insieme a Bressanone. Sono pochi i punti che separano ad oggi le diverse compagini».

Un trofeo che arricchisce ancor di più la bacheca della sua società…
«Siamo ormai a quota 14 titoli complessivi. Una bella soddisfazione per me che dal 2006 sono al timone del sodalizio. Dall’esordio in A2 oltre dieci anni fa sono arrivate tante gratificazioni».

In campo europeo qual è il bilancio?
 «Quest’anno abbiamo svolto i preliminari prima in Polonia e poi in Russia. A Mosca però è arrivata la cocente sconfitta, che ha messo tirato fuori la Jomi dall’Europa».

Dove svolgete le vostre gare interne?
«La sfide casalinghe della nostra squadra le affrontiamo presso la Palestra Palumbo di Torrione, all’interno della caserma. Purtroppo a Salerno non ci sono strutture tali da ospitare competizioni di pallamano, altrimenti bisogna migrare tra Pellezzano, Eboli o Scafati. Dal punto di vista dell’impiantistica c’è un problema nel meridione: inoltre le competizioni europee richiedono la monotracciatura, non è possibile infatti svolgere gare in campo continentale all’interno di strutture polivalenti. A tal proposito, quest’anno presso la Palumbo abbiamo montato un campo nuovo di zecca con tracciatura univoca, in linea con gli standard minimi delle competizioni che si svolgono fuori dai confini nazionali».

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