di Michele Di Popolo
La Chiesa di San Giorgio è una delle chiese più belle di Salerno, per la particolarità dei suoi arredi e la preziosità dei dipinti che la adornano. Essa è parte integrante di un monastero benedettino la cui storia è molto antica. Questo sorse nei pressi del quartiere “la giudaica”, prima dell’anno mille, probabilmente in epoca longobarda. Il monastero accolse le fanciulle della più eletta nobiltà di Salerno, ascritta ai tre seggi di Piazza del Campo, Porta Nova e Porta Rotese. Le fanciulle che consideravano un onore monacarsi dentro queste mura erano accettate a condizione di un versamento al monastero di trecento ducati.
Il 1674 segna una data importante nella storia del monastero perché demolita l’antica cappella ormai fatiscente, fu costruita l’attuale chiesa che divenne un sontuoso tempio barocco, arricchito dai dipinti di Andrea Sabatini e dagli affreschi di Angelo e Francesco Solimena. Il declino del glorioso monastero iniziò durante il periodo napoleonico con la confisca dei beni da parte dell’autorità francese per essere soppresso definitivamente nel 1886, con la consegna al Comune di tutto il complesso e della chiesa.
L’interno della chiesa: La chiesa a croce latina appena accennata presenta all’interno una sola navata con quattro cappelle per lato ed è decorata con arredi in legno dorato e stucchi preziosi. Un posto di rilievo meritano gli affreschi di Angelo Solimena che affrescó la volta della navata e la parete di ingresso con episodi della vita di San Benedetto, il coro con scene della passione di Cristo, la cupola con la visione dei Santi e la visione del Paradiso. Le due cappelle di sinistra formano un unico ambiente illuminato da due finestre, con un effetto chiaroscurale e un lieve movimento delle cappelle.
I quattro archi traversali e longitudinali che seguono i bracci della croce latina sorreggono una cupola semisferica che però è priva di slancio per la mancanza del tamburo. Alle spalle dell’altare maggiore la chiesa continua nella vasta sagrestia, su cui si innalza maestoso il coro chiuso davanti da finissime grate di legno dorato.
All’interno della chiesa è possibile ammirare le reliquie delle Sante Vergini Archelaide, Tecla e Susanna, divenute martiri sotto Diocleziano. In passato i tre busti reliquiari venivano condotti in processione insieme agli altri santi salernitani, per questo erano conosciute come le “sorelle di San Matteo”. La memoria liturgica delle tre sante si celebra nella chiesa di San Giorgio il 19 gennaio.