La pallanuoto rafforza il binomio tra atleti e realtà del territorio

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Viaggio attraverso i roster: più della metà dei tesserati giocano nella propria città

di Matteo Maiorano – La cancellazione dei campionati di pallanuoto lascia un segno profondo nel mondo dello sport. La Fin ha sospeso le promozioni dai tornei inferiori e confermato le 14 formazioni che, nel corso della precedente edizione, avevano preso parte al torneo di A1. Un blocco granitico che dovrà, però, far fronte a innumerevoli problematiche di natura tecnica e burocratica: degli impianti che ospiteranno il prossimo campionato alcuni sono stati inevitabilmente fermi per diversi mesi. Le immagini provenienti dai centri sportivi mettono apprensione al mondo pallanuotistico: la sanificazione di spogliatoi, vasche e apparati di contorno non può attendere; onde evitare il degrado delle piscine, alcune delle quali al centro di recenti opere di ammodernamento, messe in piedi da fondi economici importanti. Il ritorno in acqua sarà dettato da protocolli e scelte individuali: l’emergenza sanitaria è in parabola discendente ma la lotta al virus, va ricordato, passa inevitabilmente dalla sicurezza e dal distanziamento. Nelle ultime settimane sportivi di caratura internazionale sono tornati ad allenarsi: da Federica Pellegrini, che invocava da tempo attenzioni sul comparto, a Tania Cagnotto passando per l’enfant prodige Martinenghi fino all’evergreen Magnini, nuotatori uniti dal minimo comune denominatore della passione per lo sport. Strettamente alla pallanuoto, la prima società a muoversi sul ritorno in acqua è stata Trieste: i friulani, ospiti del centro federale Bruno Bianchi, da lunedì sono tornati ad allenarsi, mentre il settore giovanile dovrà attendere la prima settimana di giugno per le sedute di allenamento. Per quanto concerne le piscine locali la Vitale, chiusa da marzo, rimanda a settembre l’appuntamento con lo sport: la piscina è stata svuotata per andare incontro ai costi di gestione. In fase di studio il protocollo sulla riapertura della Nicodemi: all’ordine del giorno diverse problematiche tra cui la gestione di una riapertura a singhiozzo dagli utili ancora da valutare. I tesserati rarinantini si rivedranno, a tal proposito, in fase di preparazione in vista della prossima stagione. Capitolo mercato: il roster giallorosso ripartirà dalle reti dell’attaccante mancino Cuccovillo e dalle parate del pipelet marchigiano Santini. In attesa di ulteriori novità, filtrano inoltre conferme sul blocco salernitano composto da Parrilli, Sanges, Pica, Gallozzi, Taurisano, Fortunato e Malandrino. Il binomio tra autoctoni e società è una costante della pallanuoto: Salerno, culla delle discipline natatorie, ha dato i natali a tanti campioni che oggi giocano per società del massimo campionato. Non è però un’eccezione ma il refrain di un modus operandi che nella pallanuoto funziona: le quattordici società del massimo campionato sono infatti strettamente legate al proprio territorio. Dei 212 pallanuotisti che costellano gli organici di A1, 126 sono tesserati presso squadre della propria città. Quanto detto è sintomo tangibile del fatto che la pallanuoto lega l’attività al patrimonio sportivo del territorio: aspetto da tenere in grande considerazione in vista del rilancio del comparto.

7 i salernitani tesserati per la Rari Nantes Salerno: Gallozzi, Pica, Parrilli, Sanges, Taurisano, Fortunato e Malandrino

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