Altalena di emozioni all’Arechi. La Salernitana riacciuffa la Cremonese all’ultimo respiro dopo 90 minuti nei quali è successo praticamente di tutto. Tre pari il finale, con la Salernitana che regala il vantaggio ai lombardi dopo una disattenzione di Jaroszyński, che manda Celar a tu per tu con Micai. La rete dei grigiorossi suona la sveglia ai granata, che iniziano a pressare sulla trequarti avversaria: manca però la componente fondamentale, la qualità. Un solo tiro in porta dopo 45 minuti di dominio sotto il profilo del possesso palla è una statistica che lascerà riflettere. Nella ripresa una dormita della difesa granata offre a Celar la palla del 2-0: lo sloveno non fallisce e chiude virtualmente la gara. Dopo pochi minuti la svolta, con l’espulsione di Arini per tocco di mano in area. Dagli undici metri non fallisce Dziczek, che riapre la gara. A dieci dal termine l’inzuccata di Di Tacchio pareggia i conti, prima dell’espulsione rimediata da Lombardi: paradossale errore dell’arbitro che ritiene di essere nel mirino del laterale laziale, il quale lancia la sfera solo come gesto di stizza nei confronti dei compagni. La gara è di nuovo in salita per la Salernitana, quando il tiro-cross di Zortea buca l’incolpevole Micai per il nuovo vantaggio ospite. Tutto lascia pensare ad una nuova debacle: Cerci prova ad inventare dalle corsie esterne, colpisce un palo direttamente da corner, ma è ancora un lontano parente del calciatore che ha vestito le maglie di Milan e Atletico Madrid. Il pari però non tarda ad arrivare, ancora dagli undici metri: la retroguardia lombarda ferma Gondo lanciato a rete e Di Tacchio, ancora lui, non fallisce la ghiotta occasione.
matteo maiorano