“L’Angelo Bianco” che diventa realtà: il film di Basso nella rassegna “Fuori Norma”

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Il 32enne regista emergente presenta il suo film nella manifestazione ideata da Adriano Aprà. Tanti attori, molti “made” in Salerno. Le scene del film sono state girate tra Salerno, Padula e Campagna. Sarà proiettato online tra il 4 e il 22 dicembre su MyMovies.

di Brigida Vicinanza

C’è anche un film salernitano nella rassegna “Fuori Norma”. Vincenzo Basso, 32enne regista emergente, presenterà il suo “Angelo bianco” nella manifestazione ideata da Adriano Aprà, critico cinematografico e regista che nella sua carriera, tra gli altri, ha lavorato con personaggi del calibro di Pasolini, Bertolucci e Bellocchio. Da quattro anni – con una realtà unica in Italia – Aprà si occupa di dare visibilità al cinema nostrano che non rientra nei circuiti tradizionali, mediante un certosino lavoro di ricerca e presentazione che lo ha portato anche a Salerno.

“Angelo bianco” (118’) è il primo lavoro di spessore di Vincenzo Basso. Girato tra Salerno e Padula, con alcune scene anche a Campagna, sarà proiettato nella versione online della rassegna il 4 e il 22 dicembre. Impossibile, causa restrizioni anti-Covid, procedere alle consuete proiezioni nei cinema romani; dunque, sarà la piattaforma MyMovies a ospitarle gratuitamente, tramite una rapida procedura di prenotazione.

“Il film è un misto tra il documentario e la finzione, gran parte di ciò che si vede in scena è realmente accaduto. O meglio, reali sono soprattutto affezioni e ricordi del protagonista, Salvatore Tarullo, nel ruolo di se stesso. – racconta Basso – Scelsi lui semplicemente incrociandolo per strada: mi incuriosì l’aspetto e, parlandogli, in pochi minuti riuscì a raccontarmi buona parte della sua vita che, per un’incredibile coincidenza, era molto simile alla sceneggiatura che avevo approntato. Mi disse che aveva scritto una canzone per la moglie defunta, intitolata “Angelo Bianco”. Da quel momento è diventato il titolo del film, in cui viene rimesso in scena il vissuto del protagonista, insieme anche a quello di altri attori, per la maggior parte non professionisti. Tutti hanno contribuito a uno sforzo di scrittura collettiva. Purtroppo, a metà delle riprese, le affezioni sono giunte a un tale livello di intensità che Salvatore, proprio come previsto dalla sceneggiatura per il personaggio, si è realmente tolto la vita”. Un episodio che ha segnato Basso e la lavorazione del film stesso, durata ben cinque anni anche a causa degli eventi: “Dovevamo andare avanti per lui. Dopo una lunga pausa di commossa riflessione, il film è stato riscritto e rivisto, i suoi personaggi ricollocati in un contesto diverso, preferendo mantenere un pudico riserbo sulla morte del protagonista. “Angelo bianco” è così divenuto una cronaca più ampia sulla memoria, su strati di ricordi soggettivi che affondano in un terreno comune e condiviso, in una coscienza diffusa e impersonale che è nel tempo ma fuori dalla storia”. Con Tarullo hanno recitato Alfonso Monaco, Riccardo Pastore, Alfonso Rubini e Gaetano Sgambati. Tra gli altri attori pescati in strada, spiccano le piccole partecipazioni di Gino Cogliandro (ex Trettré), Andrea Monetti e Chicco Paglionico dei Villaperbene, perlopiù cabarettisti ma impegnati in ruoli drammatici. Anche dietro la macchina da presa per “Angelo bianco” c’è stato un importante lavoro tecnico. “Solo per il suono abbiamo impiegato un anno e mezzo di perfezionamento. Ringrazio i sound designer Mauro Polito e Donato Panaccio, con Antonio Pannese al missaggio, oltre a Ugo Lo Pinto (direttore della fotografia) e Roberto Flammia (montatore)”, aggiunge Basso, che ha in preparazione un documentario su Giuseppina Gonnella, protagonista del più grande culto extraliturgico del secondo Novecento. Ora c’è attesa, però, per “Angelo bianco”. “In Italia c’è poca visibilità per autoproduzioni o piccole produzioni “difficili”, se non realtà come “Fuori Norma” che sono disposte a prendersi il rischio. – la chiosa di Basso – La vivo come un’occasione a cui assegno il relativo valore. Sono contento di questa opportunità, MyMovies è la piattaforma di riferimento per un mondo, come quello del cinema, sicuramente complesso”.

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