Omologata la palestra “Mario e Gino Avella”, il Cava basket torna a casa

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«Ce la giocheremo fino all’ultimo minuto contro tutte le altre squadre. La risposta del pubblico? Ci auspichiamo di avere un grande seguito per il resto della stagione». L’asd Cava de’ Tirreni Basketball, sodalizio sorto nel 2010, dopo aver ottenuto tre promozioni in quattro anni, mira a bissare i successi degli anni precedenti. La prima vittoria della stagione, per patron Marco Ascoli, sta nell’aver riportato il club a giocare nella propria città.

Finalmente la squadra torna a giocare a Cava de’ Tirreni…

«Sono felicissimo per l’omologazione della palestra “Avella”.  E’ notizia di qualche giorno fa che la Fip ci ha dato il via per tornare a giocare all’interno dell’impianto di Pregiato. A Cava torna finalmente il basket. La palestra “Mauro e Gino Avella” è pronta ad ospitare la nostra compagine: è la novità più importante della stagione. Giocare in casa ma in campo neutro significa non avere punti di riferimento, non comporta ovviamente nessun vantaggio. La serie C è tornata nel comune metelliano. Fino ad ora giocavamo le nostre gare a Baronissi, con il maltempo sarebbe comunque diventato campo impraticabile per via delle problematiche legate alla copertura».

Come sta andando il torneo?

«La stagione, da calendario, è iniziata in salita. Abbiamo giocato partite complicate contro il Marigliano, una delle favorite per il successo finale, e abbiamo perso. La seconda gara non è stata invece disputata, con il Parete, perché speravamo di poter giocare l’incontro tra le mura amiche. Di seguito due partite fuori casa: contro “Forio”, papabile per la promozione finale, e abbiamo perso; abbiamo poi ottenuto quattro punti: dall’incontro rinviato contro il Parete e dallo scontro contro Pallacanestro Trinità, formazione di Sala Consilina. Vittoria è stata anche contro Mugnano, una trasferta davvero ostica. Un filotto importante che ci rimette in carreggiata».

Cosa c’è da aspettarsi dal campionato?

«L’obiettivo resta quello di una salvezza tranquilla. E’ un primo anno di ambientamento, dobbiamo ancora entrare nella mentalità di un basket di livello provinciale rilevante. Siamo felici però anzitutto del fatto di aver riportato Cava Basket a giocare tra le mura amiche e non emigrare. A Cava, sia la parte gestionale che politica ci hanno sostenuto. Eravamo l’unico sodalizio a non avere l’omologazione, adesso siamo al passo con il resto delle compagini della C. Tre promozioni in quattro anni sono tanta roba, meritiamo fiducia».

ma.ma.

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