Pallanuoto, il 24 agosto parte la preparazione della Rari Nantes Le ultime su Coppa e Campionato

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di Matteo Maiorano

Prenderà il via il 24 agosto la preparazione della Rari Nantes Salerno. In vista della prossima stagione, il roster di Matteo Citro si ritroverà presso la struttura Nicodemi, in gestione alla società giallorossa, per riprendere il cammino interrotto lo scorso marzo.

In città sono presenti, oltre ai salernitani Gallozzi, Pica, Parrilli, Sanges, Taurisano, Fortunato e Malandrino, anche il marchigiano Santini. Il pipelet anconetano ha fatto ritorno in città dopo aver trascorso in riva all’Adriatico parte delle vacanze estive. Sul fronte mercato poche ma interessanti le novità. L’unico colpo in entrata riguarda l’approdo, all’ombra della piscina Vitale, di Umberto Esposito. L’ex capitano del Circolo Canottieri, cresciuto sotto i dettami tattici degli esperti allenatori Palmentieri e Massa, nonostante la giovane età può vantare il carisma di un veterano: tre vittorie nelle selezioni giovanili e la medaglia d’oro nel 2019 alle Universiadi disputate nella sua Napoli. Un biglietto da visita invidiabile, che garantisce a mister Citro sicurezza e affidabilità davanti la porta.

In uscita invece il classe ’96 Cristian Gandini. Il centrovasca ligure ha firmato con l’Anzio Waterpolis e prenderà parte al prossimo campionato di serie A2 con il team laziale. Gandini lascia nella tifoseria ottimi ricordi, dopo l’incredibile promozione del 2018. Figurava anche lui infatti tra i pallanuotisti che, a Latina, conquistarono la promozione in calottina giallorossa.

Il prossimo torneo, a meno di clamorosi ribaltoni, sarà composto da 14 squadre: la rinuncia da parte della Canottieri, che ripartirà dal campionato di serie A2 (promosso dalle giovanili il neo capo allenatore Vincenzo Massa) ha aperto le porte al Metanopoli. Il team di San Donato Milanese ha rinforzato l’organico acquistando, tra gli altri, Lorenzo e Giovanni Bianco (ex Savona) e Roberto Ravina, in uscita dallo Sport Management.

La formazione di Busto Arsizio sta attirando su di sé le attenzioni degli addetti ai lavori: rumors danno per probabile una clamorosa rinuncia del team lombardo al prossimo torneo di A1. Il presidente Sergio Tosi, a capo dell’omonima azienda che gestisce 45 impianti e offre occupazione a 1.700 persone, deve inevitabilmente fare i conti con le conseguenze dell’effetto covid19.

Interrogativi che restano e che creano attesa ed aspettative dall’altro lato dello Stivale: a Catania salgono infatti le quotazioni del roster rosso-azzurro. Sembra andare in questa direzione l’acquisto del centroboa montenegrino Filip Klikovac, vincitore dell’Euro Cup nel 2015, in occasione della finale tutta partenopea tra la sua ex squadra, il Posillipo, e l’Acquachiara. Un colpo da novanta che, anche in caso di permanenza nel secondo campionato nazionale, fa della formazione siciliana l’indiziata principale al salto di categoria. Nelle ultime ore è arrivata la smentata da parte del club etneo: pre-tattica o chiusura? L’ipotesi resta remota, dal momento che la stessa Fin ha già diramato i gironi di A2 (Catania nel girone sud con Rari Nantes Arechi) e che la casella occupata dal roster rosso-azzurro andrebbe rioccupata da un altro team in orbita serie B (andrebbe stilato un nuovo criterio per il ripescaggio).

Confermati, nonostante il grande scetticismo di contorno, i due turni di Coppa Italia. Atto primo il 19 settembre prossimo, mentre il secondo turno prenderà luogo la settimana successiva. Campionato, come di consueto, al via il primo week end di ottobre.

L’ultimo nodo da sciogliere resta quello relativo alla presenza del pubblico nelle piscine. Ad oggi paventare l’ipotesi di spettatori sulle gradinate sembra un’eresia, in virtù del fatto che la pandemia è ancora lungi dall’essere sconfitta. L’ultimo Dpcm ha stabilito che sarà consentita la partecipazione del pubblico per un massimo di mille spettatori all’aperto e duecento al chiuso (obbligo di distanziamento, mascherine, aerazione dei locali al chiuso e misurazione della temperatura corporea) , ma esclusivamente per eventi a carattere territoriale, escludendo quelli nazionali, da svolgersi ancora a porte chiuse.

È un’apertura che non coglie di certo impreparata la Lega Nazionale Dilettanti, la quale spingeva proprio sulla necessità di far regolare le attività di calcio dilettantistico dalle ordinanze regionali. Trovare parallelismi con il mondo dell’acqua clorata non è semplice, ma se due mesi fa, nel pieno della crisi sanitaria, parlare di ripresa dell’attività sembrava fuori luogo, siamo sicuri che a sessanta giorni dalla ripartenza della pallanuoto sia completamente da escludere un lento e graduale ritorno dei tifosi in piscina?

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